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Opera d'arte Cristo in gloria e San Luigi di Francia, San Bartolomeo, Sant'Antonio da Padova di Sabatini Lorenzo detto Lorenzino da Bologna (1530 ca./ 1576), a Bologna

L'opera d'arte Cristo in gloria e San Luigi di Francia, San Bartolomeo, Sant'Antonio da Padova di Sabatini Lorenzo detto Lorenzino da Bologna (1530 ca./ 1576), - codice 08 00025103 di Sabatini Lorenzo detto Lorenzino da Bologna (1530 ca./ 1576), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, museo
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bene culturaledipinto
soggettoCristo in gloria e San Luigi di Francia, San Bartolomeo, Sant'Antonio da Padova
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00025103
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Domenico, 13
contenitorechiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, museo
datazionesec. XVI ; 1573 (ca.) - 1573 (ca.) [bibliografia]
autoreSabatini Lorenzo detto Lorenzino da Bologna (1530 ca./ 1576),
materia tecnicatela/ pittura
misurealt. 338, largh. 230,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiIn primo piano in basso, da sinistra, appaiono: san Luigi di Francia, semiinginocchiato su scalino, in veste verde e manto giallo e lilla, con corona in capo, mano sinistra al petto, scettro nella destra; viso di profilo verso l'alto. L'apostolo Bartolomeo è in piedi al centro, in veste lilla e manto verde, lunga barba nera, il corpo di profilo, il viso scorciato verso l'osservante cui indica la gloria di Cristo con la sinistra, mentre la destra regge libro chiuso e piccola mannaia. Sant'Antonio da Padova è inginocchiato a destra, di profilo, in abito monastico, con libro e giglio nella sinistra e cuore ardente nella desta, sollevata in alto. Al sommo, su nubi, circondato da angeli e angioletti e da alone luminoso, appare assiso il Redentore.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheGli ultimi studi della critica sono concordi nell'attribuire il dipinto, già nella cappella Ghislardi, alla mano del Sabatini, già indicatone l'autore dal Cavazzoni nel 1603; un dubbio era stato avanzato dal Malvasia che nel 1686 affermava: "... quando non sia del Samacchini, è del Sabbatini, la maniera de' quali così coincide che alle volte difficilmente si distingue". La cappella fu costruita tra il 1530 e il 1535, ma solo nel 1571, Antonio Musotti, figlio adottivo di Ludovico Ghisilardi e suo erede, provvede all'ornamentazione della cappella e, in particolare, alla tavola d'altare; il 29 gennaio 1573 Lorenzo Sabatini rilascia ricevuta di 85 scudi d'oro "a bon conto" della tavola d'altare della cappella. Winkelmann ha individuato nel dipinto forti legami stilistici con il manierismo tosco-romano e, soprattutto, con artisti come Federico Zuccari e Girolamo Muziano. Il dipinto risente dell'ambiente romano non solo per quanto riguarda lo stile, la composizione e l'iconografia, ma anche per quanto riguarda la tecnica utilizzata dal Sabatini che è stata analizzata in sede di restauro: la presenza di leganti temperosi, diffusa in molte zone del dipinto, "richiama in effetti modi esecutivi propri del manierismo centroitaliano e in particolare romano" (D'Amico). Tali consonanze hanno fatto ipotizzare a Winkelmann un soggiorno romano dell'artista tra il 1570-1571 e il 1573, periodo privo di documenti attestanti la presenza dell'artista a Bologna. Presso il Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi è conservato il disegno preparatorio per la figura di sant'Antonio da Padova (inv. n. 1466 F). La presenza dei santi Luigi di Francia (confuso dal Malvasia con san Sigismondo), Bartolomeo e Antonio abate fu richiesta specificatamente dai committenti che volevano nella pala i loro santi eponimi.
bibliografiaMalvasia C. C.( 1969)p. 157, 234/5; Zucchini G.( 1934)pp. 9-10; Johnston C.( 1973)pp. 23-24; Alce V.( 1982)pp. 58-60; Winkelmann J.( 1986)v. II p. 606; avanguardia Carracci( 1988)pp. 160, 247 n. 7; restauro intelligenza( 1990)p. 138; D'Amato A.( 1988)v. I
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzop.zza S. Domenico, 13
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Varignana F.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (1997); Aggiornamento-revisione: Sabbatini S. (1997), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referen
anno creazione1984
anno modifica1997; 2006
latitudine44.489800
longitudine11.343435

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