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| bene culturale | dipinto |
| soggetto | Cristo flagellato |
| tipo scheda | OA_3.00 |
| codice univoco | 12 00164588 |
| localizzazione | Italia, Lazio, VT, ViterboNR (recupero pregresso) |
| contenitore | palazzo, museo, NR (recupero pregresso), Museo Civico |
| datazione | sec. XVI ; 1525 (ca.) - 1525 (ca.) [documentazione] |
| autore | Luciani Sebastiano detto Sebastiano del Piombo (1485 ca./ 1547), |
| materia tecnica | tela/ pittura a olio |
| misure | cm., alt. 250, largh. 178, |
| condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Viterbo |
| dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Gesù cristo. Attributi: (Cristo) colonna della flagellazione. Attributi: (Cristo) flagello. Figure maschili: carnefice. |
| notizie storico-critiche | Il dipinto venne commissionato a Sebastiano del Piombo da Mons. G. Botonti per il primo altare a destra della chiesa dell'Osservanza del paradiso in Viterbo. Da quella cappella alla fine dell'800 la tavola venne trasferita al museo. Da una lettera di Sebastiano a Michelangelo dell'aprile 1525 risulta che la tavola era finita ed era stata inviata a Michelangelo perchè facesse da giudice non essendo stato raggiunto l'accordo sul prezzo tra l'artista e il committente. La composizione deriva da quella analoga dipinta da Sebastiano stesso tra il 1516 e il 1534 nella cappella Borgherini in San Pietro in Montorio a Roma, con alcune leggere varianti quale la posizione dell'aguzzino di destra e la soppressione dello sfondo architettonico.Questa derivazione è confermata dall'artista stesso nella lettera, già citata, indirizzata a Michelangelo: "[...] Io ho facto una tavola d'altare a mes. Joanni da Viterbo chierico di Camera, con tre figure mazor del naturale, cioè un Cristo e la colonna con due figure che lo giustino, comme quelle di S. Pietro in Montorio, et decta è fornita za da due mesi [...]". Ritenuto dal Cavalcaselle opera di bottega, dal Bernardini e dal Dussler, eseguita in collaborazione di aiuti, il dipinto è stato giustamente considerato autografo da Bode, Berenson e Pallucchini. Il retro della tavola presenta inoltre alcuni disegni a carboncino che sarebbero sempre di mano dell'artista (Urbani, 1951). |
| altra localizzazione | luogo di provenienza: Lazio, VT, Viterbo, VITERBO |
| definizione | dipinto |
| regione | Lazio |
| provincia | Viterbo |
| comune | Viterbo |
| indirizzo | NR (recupero pregresso) |
| ente schedatore | S50 |
| ente competente | S50 |
| autori della catalogazione | Compilatore scheda: Oberti M.C.; Funzionario responsabile: Pedrocchi A.M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Mangano C. (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Mangano C. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
| anno creazione | 1979 |
| anno modifica | 2005 |
| latitudine | 42.437170 |
| longitudine | 12.062956 |