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Opera d'arte Cristo e la Madonna appaiono a Sant'Antonino e a San Francesco di Faccini Pietro (1562/ 1602), a Bologna

L'opera d'arte Cristo e la Madonna appaiono a Sant'Antonino e a San Francesco di Faccini Pietro (1562/ 1602), - codice 08 00024687 di Faccini Pietro (1562/ 1602), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, terza cappella a destra (già cappella Luchini)
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bene culturalepala d'altare
soggettoCristo e la Madonna appaiono a Sant'Antonino e a San Francesco
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00024687
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Domenico, 13
contenitorechiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, terza cappella a destra (già cappella Luchini)
datazionesec. XVI ; 1594 (post) - 1598 (ca.) [documentazione; bibliografia]
autoreFaccini Pietro (1562/ 1602),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 360, largh. 180,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiSant'Antonino vescovo è rappresentato a sinistra in basso, seduto, con un grande libro aperto e la mitria bianca in capo, chinato sorridente verso un putto, in veste viola, che si appoggia al suo ginocchio destro; dietro il libro si intravede un altro putto di scorcio. Alla destra, in secondo piano, di profilo, è inginocchiato san Francesco con le braccia tese al cielo dove appare, seduto nel centro, Cristo trionfante in gloria d'angeli, la mano sinistra sul globo retto da un angioletto; più in basso a sinistra siede la Vergine, volta verso il Figlio, in veste lilla, manto azzurro, velo bianco, in atto di indicare il Santo vescovo.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl pregevole dipinto fu eseguito per la seconda cappella a destra dedicata a sant'Antonino, che fu iniziata nel gennaio 1597 nonostante fosse stata concessa a Matteo Pulzoni il 30 settembre 1594. L'opera, che risulta già in loco nel 1603 (Cavazzoni) è, quindi, databile negli anni immediatamnete successivi ed è accostabile allo "Sposalizio di santa Caterina" della Pinacoteca Capitolina. Il bel dipinto, già attribuito a scuola veneta, fu restituito al nome del Facini da Roberto Longhi. Nel 1686 il Malvasia lo cita ancora nella seconda cappella a destra, che dopo essere stata ceduta dagli eredi Polzoni a Giovanni Maria e Giulio Camillo Simili (8 marzo 1626) era già passata alla famiglia Landi. Nel 1732 la pala del Facini è ricordata nella terza cappella a destra (al posto dell'"Annunziata" del Calvaert, oggi nella diciottesima cappella) dove fu spostata a seguito della ristrutturazione della chiesa condotta dal Dotti. Nel 1734 nella seconda cappella a destra fu collocato il "San Vincenzo Ferrer", tuttora in loco, di Donato Creti. Come ha notato anche Roio la pala di Faccini rappresenta due soggetti: l'elemosina del domenicano sant'Antonino, vescovo di Firenze, e il "Perdono d'Assisi". L'iconografia francescana incentrata sul tema dell'intercessione si sviluppò in relazione all'indulgenza plenaria del Perdono della Porziuncola. Spettò a Federico Barocci la fortunata invenzione de "Il perdono d'Assisi", dipinto realizzato nel 1574-1576 per la chiesa di S. Francesco di Urbino. L'artista stesso nel 1581 dalla pala ricavò un'incisione che, coperta dal privilegio di papa Gregorio XIII, fu destinata ad un'ampia circolazione devozionale e fu riedita proprio nel 1594.
bibliografiaMalvasia C. C.( 1969)pp. 146, 221/21; Malvasia C. C.( 1732)p. 245; Alce V.( 1982)p. 35; avanguardia Carracci( 1988)pp. 208-209 n. 33; Roio N.( 1994)pp. 153-174; D'Amato A.( 1988)v. I p. 596, v. II p. 646; Negro E./ Roio N.( 1997)pp. 102-103 n. 23; Sabbati
definizionepala d'altare
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzop.zza S. Domenico, 13
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Varignana F.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (1997); Aggiornamento-revisione: Sabbatini S. (1997), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referen
anno creazione1983
anno modifica1997; 2006
latitudine44.489800
longitudine11.343435

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