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Opera d'arte Cristo crocifisso ferito dalla lancia di Longino, Santi di Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico (1395-1400/ 1455), a Firenze

L'opera d'arte Cristo crocifisso ferito dalla lancia di Longino, Santi di Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico (1395-1400/ 1455), - codice 09 00286599 di Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico (1395-1400/ 1455), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, domenicano, Convento di S. Marco, Chiesa e convento di S. Marco, P.zza S. Marco, 3, Museo di S. Marco, piano primo, corridoio d'ingresso, parete destra, cella n. 42
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bene culturaledipinto
soggettoCristo crocifisso ferito dalla lancia di Longino, Santi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00286599
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza S. Marco, 3
contenitoreconvento, domenicano, Convento di S. Marco, Chiesa e convento di S. Marco, P.zza S. Marco, 3, Museo di S. Marco, piano primo, corridoio d'ingresso, parete destra, cella n. 42
datazionesec. XV ; 1439 (ca) - 1443 (ca) [bibliografia]
autoreGiovanni da Fiesole detto Beato Angelico (1395-1400/ 1455),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurecm, alt. 213, largh. 211,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: San Marco (?); Longino; Gesù Cristo; San Domenico; Madonna; Santa Marta. Abbigliamento: all'antica. Oggetti: lancia; roccia; croce.
notizie storico-criticheIl convento fiorentino di S. Marco gia` dei monaci silvestrini, venne affidato ai domenicani di Fiesole dal papa Eugenio IV il 21 gennaio 1436. L'edificio che era gravemente deteriorato, venne radicalmente ricostruito e trasformato da Michelozzo a partire dal 1437 su incarico di Cosimo de' Medici. I lavori si protrassero fino al '52, iniziando dalle celle e proseguendo con la sistemazione del chiostro, della sala capitolare (finita nel 1442) e della biblioteca (1444); veniva intanto ultimata la chiesa, consacrata all'inizio del 1443. Il secondo chiostro fu sistemato successivamente. La decorazione pittorica, affidata all'Angelico, dovette procedere pressochè parallela ai lavori di Michelozzo, sino alla partenza per Roma, avvenuta nel 1446-47. Secondo la Ciaranfi e il Pope Hennessy il maestro riprese a lavorare nel convento anche dopo in occasione del ritorno dal soggiorno romano. Si può quindi complessivamente stabilire un periodo di attività dal 1438 al 1446-50. Per il Baldini la composizione è dell'Angelico, mentre l'esecuzione è di aiuti. Il Bonsanti, sottolineando la grande qualità del dipinto lo annette ad uno sconosciuto collaboratore dell'Angelico particolarmente dotato e lo colloca in un secondo periodo di lavori a San Marco.
altre attribuzioni'Maestro della cella n. 36'
committenzaOrdine domenicano (1439 post)
bibliografiaPope-Hennessy J.( 1952)p. 209; Mostra opere( 1955)p. 97; Bonsanti G.( 1985)P. 129
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza S. Marco, 3
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Goldenberg L./ Improta M. C.Compilatore scheda: Improta M. C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: L. 41/1986/ Goldenberg L./ Improta M. C. (1987); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Querci R. (2006
anno creazione1987
anno modifica2006
latitudine43.778115
longitudine11.258818

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