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Opera d'arte Cristo crocifisso con la Madonna, san Giovanni evangelista e santa Maria Maddalena di Jacopo del Sellaio (1442/ 1493), a Firenze

L'opera d'arte Cristo crocifisso con la Madonna, san Giovanni evangelista e santa Maria Maddalena di Jacopo del Sellaio (1442/ 1493), - codice 09 00231606 di Jacopo del Sellaio (1442/ 1493), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturaledipinto
soggettoCristo crocifisso con la Madonna, san Giovanni evangelista e santa Maria Maddalena
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00231606
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenze
datazionesec. XV seconda metà; 1450 - 1499 [analisi stilistica]
autoreJacopo del Sellaio (1442/ 1493),
materia tecnicatavola/ pittura a tempera
misurealt. 104, largh. 48,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Madonna; santa Maria Maddalena; Cristo; san Giovanni Evangelista. Figure: angeli. Abbigliamento: all'antica. Oggetti: croce. Paesaggi: veduta di fiume; ponte; chiese. Vegetali: alberi. Allegorie-simboli: teschio; ossa.
notizie storico-criticheL'attribuzione all'ambiente di Jacopo del Sellaio suggerita dai Paatz per questa tavola risulta piuttosto convincente. Si notano affinità nel paesaggio con opere attribuite al pittore quali la `Pietà' passata sul mercato antiquario londinese nel 1954 (Colnaghi's, cfr. Padoa Rizzo) . Termini di paragone per gli angeli possono riscontrarsi nella perduta `Pietà con i Santi Frediano e Girolamo' già a Berlino (Berenson fig. 1100). E per le figure dei santi potrebbero essere chiamati in causa le `Storie di Orfeo e Euridice' del museo di Kiev (Berenson figg. 1107-1108) . Il Vasari accennò ad una tavola "... nel Carmine lavorata a tempera... " da Jacopo del Sellaio, ma gli studi sul pittore,che sembrano ignorare l'esistenza di questa `Crocifissione', la ritengono perduta. Tuttavia si esita a riconoscervi il dipinto citato dal Vasari perchè manca qualsiasi notizia sull'ubicazione originaria della tavola (le antiche guide che parlano del Carmine-Bocchi, Cinelli e Richa- tacciono sul suo conto). È quindi impossibile escludere che la tavola non sia affluita alla chiesa insieme agli altri oggetti offerti ai carmelitani di Firenze dagli altri conventimonasteri della città per riarredare la chiesa dopo l'incendio del 1771.
altre attribuzioniLippi Filippino
bibliografiaVasari G.( 1878-1885)v. II p. 627; Allgemeines Lexicon( 1907-1950)v. XXX pp. 478-479; Lumachi F.( 1928)p. 543; Kirchen Florenz( 1940-1954)v. III pp. 211, 273, n. 123; Padoa Rizzo A.( 1977)
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Goldenberg L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Martini S. (1992); Aggiornamento-revisione: Martini S. (1992), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello/ Romagnoli/ Rousseau (200
anno creazione1989
anno modifica1992; 2000; 2006

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