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Opera d'arte Cristo crocifisso a Firenze

L'opera d'arte Cristo crocifisso - codice 09 00191327 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, piano terreno, sala del Duecento e del primo Trecento
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bene culturalecroce dipinta
soggettoCristo crocifisso
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00191327
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60
contenitoremonastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, piano terreno, sala del Duecento e del primo Trecento
datazionesec. XIII ; 1285 (ca) - 1290 (ca) [bibliografia]
ambito culturaleambito fiorentino(bibliografia)
materia tecnicatavola/ pittura a tempera/ doratura a foglia
misurecm, alt. 296, largh. 197,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiTavola sagomata a forma di croce.Soggetti sacri. Personaggi: Santa Maria Maddalena; Cristo. Abbigliamento: all'antica. Paesaggi: Golgota. Decorazioni: pannelli laterali decorati con motivi floreali; bordo del pannello centrale con motivo a treccia.
notizie storico-criticheNel 1863 la Croce è ricordata a Varlungo nel monastero delle monache vallombrosane dello Spirito Sante, trasferitesi dopo la soppressione del convento omonimo sulla Costa, da parte del governo italiano. E' dunque possibile che la croce abbia avuto la sua collocazione originaria nella chiesa dello Spirito Santo sulla Costa San Giorgio, dove una croce dipinta è citata dallo stesso Ghiberti e dall'Anonimo Magliabechiano agli inizi del Cinquecento. Nel 1893 fu ceduto alle Gallerie Fiorentine e dal 1902 lo troviamo depositato, fino al 1956, nella sagrestia della chiesa di S. Maria del Carmine. Per una attenta disamina della storia critica del dipinto si rimanda all'ottima scheda di Sonia Chiodo nel catalogo dell'Accademia (2003): il dibattito si è incentrato soprattutto sulla prevalenza di caratteri fiorentini o senesi nel dipinto. Innegabile e riconosciuta dall'universalità della critica la ripresa della Croce francescana di Cimabue, ma nello stesso tempo la vicinanza al naturalismo, alla morbidezza di modellato della pittura di Duccio di Buoninsegna, soprattutto nella fase della Maestà Rucellai. Si tratta quindi di un artista aggiornato sulla pittura del nono decennio del Duecento. Dopo le oscillanti attribuzioni tra l'ambito di Cimabue e quello di Duccio di tutto il Novecento, sulla base di queste considerazioni, ricordiamo le posizioni più recenti della critica, in particolare il Boskovits che considera una coerenza stilistica nella croce dell'Accademia, nella Croce di Santo Stefano a Paterno, e in quella del Museo Fogg di Cambridge, nella Madonna di San Remigio a Firenze e nella lunetta a mosaico nella controfacciata del Duomo di Firenze. La citazione della lunetta del Duomo tra le opere di Gaddo Gaddi, fatta dal Vasari permetterebbe anche una possibile identificazione anagrafica dell'artista. Il Bellosi, pur vedendo queste opere tutte legate al medesimo ambito culturale sviluppatosi intorno al Cimabue e alla presenza fiorentina di Duccio, distingue l'esecutore della Croce dell'Accademia da quello della croce di Paterno e della Madonna di San Remigio, escludendo per entrambi l'identificazione con Gaddo Gaddi, al quale spetterebbero la lunetta del Duomo e i mosaici con storie di Gesù e del Battista nel Battistero. La Chiodo, conferma le strettissime analogie presenti tra la croce dell'Accademia e quella di Paterno, notando che si tratta di opere di un artista aggiornato su Cimabue eDuccio intorno alla metà del nono decennio; ma sembra nutrire dei dubbi circa l'identificazione con l'esecutore della Lunetta del Duomo, pur rilevando la possibilità che essa rappresenti una fase più matura dello stesso artista della croce dell'Accedemia.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di deposito: Toscana, FI, Firenze
altre attribuzioniDuccio di Buoninsegna
bibliografiaSuida W.( 1905)pp. 31-32; Aubert A.( 1907)p. 108; Suida W.( 1907)p. 178; Venturi A.( 1901-1940)v. V p. 584 n. 3; Vasari G.( 1911)v. I pp. 434-435; Siren O.( 1922)pp. 325-326, 336 n. 47; Toesca P.( 1927)p. 1041 n. 48; Sandberg Vavalà E.( 1929)pp. 783-789,
definizionecroce dipinta
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia Ricasoli, 58/60
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Lapucci R.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Romagnoli G. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Romagnoli G. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1986
anno modifica2005; 2006
latitudine43.777035
longitudine11.258756

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