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Opera d'arte Cristo coronato di spine di Hugenszoon Lucas detto Luca di Leida (1494/ 1533), a Firenze

L'opera d'arte Cristo coronato di spine di Hugenszoon Lucas detto Luca di Leida (1494/ 1533), - codice 09 00286938 di Hugenszoon Lucas detto Luca di Leida (1494/ 1533), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 22
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bene culturaledipinto
soggettoCristo coronato di spine
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00286938
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi
contenitorepalazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 22
datazionesec. XVI ; 1510 (ca.) - 1520 (ca.) [bibliografia]
autoreHugenszoon Lucas detto Luca di Leida (1494/ 1533),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 130, largh. 85,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Cristo. Abbigliamento: all'antica. Simboli della passione: corona di spine; sudario; dadi; trenta denari. Elementi architettonici: colonne con capitello a foglie d'acanto. Oggetti: lanterna; cartellino; corda; sepolcro;lancia; spada.
notizie storico-criticheIl dipinto figura già nella collezione del cardinale Decano Carlo de' Medici. Viene descritto dal Baldinucci, che lo attribuisce al Dürer, nella Galleria del Granduca Cosimo III: "vi è ancora un altro quadro di sua mano in tavola alto circa braccia due e mezzo, dov'è raffigurato Gesù Cristo appassionato con mani legate, e tutti gli strumenti della passione e dal ginocchio in giù nel sepolcro". In precedenza figura, senza attribuzione, nell'Inventario del Casino di S. Marco stilato nel 1666 alla morte del Cardinale Carlo. L'attribuzione del Baldinucci viene mutata nel 1795 allorchè il dipinto, riferito a questo punto a Luca di Leida, entra agli Uffizi da Palazzo Vecchio nel febbraio, su precisa richiesta del direttore della Galleria Tommaso Puccini, rivolta al sovrano il 12 gennaio 1795. Da allora l'opera ha mantenuto l'attribuzione a Luca di Leida, pur con certe riserve avanzate dal Bode (1910). Esposto in Tribuna, fino ai primi del Novecento, fu trafugato dai tedeschi a S. Leonardo in Alto Adige durante l'ultimo conflitto mondiale. Rimase poi a lungo in Deposito presso il Magazzino Occhi di Palazzo Pitti (1954) e tornò agli Uffizi nel 1970. La critica più recente mantiene l'attribuzione a Luca di Leida, anche se l'opera non è citata in nessuna monografia del pittore. In effetti la composizione viene solo messa in relazione ad una incisione di Luca siglata e datata 1517, in cui però le varianti rispetto al dipinto sono molte; vi appare infatti il flagello, il fascio di verghe, ed una diversa disposizione dei simboli della passione. Il Cecchi (1986) propende per un anonimo pittore olandese del Cinquecento.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
altre attribuzioniDürer Albrecht
bibliografiaBaldinucci F.( 1845-1847)v. II, pp. 12-13, v. IV, p. 114; Bartsch A.( 1803-1821)n. 76; Pieraccini E.( 1912)pp. 180-181; Poggi G.( 1926)p. 174; Uffizi catalogo( 1980)p. 350, n. P937; Capolavori restauri( 1986)p. 283; Friedländer M. J( 1986)p. 153
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazzale degli Uffizi
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pilati E.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Romagnoli G./ Rousseau B. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2002; 2006
latitudine43.768826
longitudine11.255744

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