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Opera d'arte Cristo appare a San Giovanni da San Facondo di Cavedoni Giacomo (1577/ 1660), a Bologna

L'opera d'arte Cristo appare a San Giovanni da San Facondo di Cavedoni Giacomo (1577/ 1660), - codice 08 00047242 di Cavedoni Giacomo (1577/ 1660), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, Chiesa di S. Giacomo Maggiore, piazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO), seconda cappella destra (cappella Malvezzi)
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bene culturalepala d'altare
soggettoCristo appare a San Giovanni da San Facondo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00047242
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognapiazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO)
contenitorechiesa, Chiesa di S. Giacomo Maggiore, piazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO), seconda cappella destra (cappella Malvezzi)
datazionesec. XVII ; 1620 - 1620 [bibliografia]
autoreCavedoni Giacomo (1577/ 1660),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 400, largh. 220,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiSan Giovanni in abito nero è inginocchiato con le braccia aperte e il viso rivolto verso l'alto. Sopra il suo capo è l'apparizione del Cristo, sorretto da due angeli. Sulla sinistra è un mobile con oggetti e suppellettili ecclesiastiche.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheCavedoni fu allievo di Ludovico Carracci e con lui all'opera nell'impresa decorativa del chiostro di San Michele in Bosco (1504); fu quindi a Roma con Guido Reni(1510). Da quel soggiorno (così com'era avvenuto per il suo primo viaggio di formazione a Venezia), trasse importanti spunti coi quali arricchire la propria cultura pittorica : in particolare fu interessato al dettato caravaggesco che coniugò in maniera del tutto personale col background bolognese, dando vita ad un periodo pittorico "che non s'intitola più a Ludovico Carracci e non ancora a Guido Reni: una nobile pausa non ignota a Guercino e Cantarini" (Roli, 1967). La pala di San Giacomo, eseguita nel 1620, rivela il forte legame con Ludovico, esplicito nell'apparizione fisicamente incombente del Cristo, che viene stemperata in una luce "particolare", caravaggesca. Il brano di natura morrta con le suppellettili ecclesiastiche è un pezzo di bravura pittorica sul quale Cavedoni accorda la partitura chiaroscurale e che fa da contraltare all'abito nero del Santo.
bibliografiaRoli R.( 1967)p. 172; Negro E.( 1994)p. 111
definizionepala d'altare
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzopiazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO)
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Orsi O.; Funzionario responsabile: Stanzani A.; Trascrizione per informatizzazione: Orsi O./ Majoli L. (1997); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1996
anno modifica2006
latitudine44.495215
longitudine11.348833

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