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Opera d'arte Conte Francesco Niccolò De Sylva e la moglie di Bernini Gian Lorenzo (1598/ 1680), Bernini Paolo Valentino (1648/ 1728), a Roma

L'opera d'arte Conte Francesco Niccolò De Sylva e la moglie di Bernini Gian Lorenzo (1598/ 1680), Bernini Paolo Valentino (1648/ 1728), - codice 12 00256595 - 1 di Bernini Gian Lorenzo (1598/ 1680), Bernini Paolo Valentino (1648/ 1728), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, Chiesa di S. Isidoro, NR (recupero pregresso), cappella della Concezione, a destra
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalerilievo, al centro
soggettoConte Francesco Niccolò De Sylva e la moglie
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 00256595 - 1
localizzazioneItalia, Lazio, RM, RomaNR (recupero pregresso)
contenitorechiesa, Chiesa di S. Isidoro, NR (recupero pregresso), cappella della Concezione, a destra
datazionesec. XVII ; 1663 - 1663 [data]
autoreBernini Gian Lorenzo (1598/ 1680), Bernini Paolo Valentino (1648/ 1728),
materia tecnicamarmo di Carrara
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiIl bassorilievo centrale, di forma quadrata, presenta l'uomo che si volge delicatamente verso la moglie ed anvtambi stanno pregando.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa datazione del monumento si ricava dalle iscrizioni alle pareti. Nelle stesse è riportato il nome dell'ideatore del complesso, Bernini Gian Lorenzo, nominato cavaliere (titolo che appare scritto) della Croce di Cristo nel 1622 da Geregorio XV. Sia per l'avanzata età del maestro che per l'opinione del Titi, le sculture della cappella vengono ritenute dalla critica recente di esecuzione di Paolo Valentino, suo figlio, che seguì essenzialmente nell'idea e nella forma i criteri paterni. Tuttavia, a questa data (1663) Paolo Valentino aveva solo 15 anni e non poteva eseguire in toto, da solo, il lavoro. Infatti il Wittkower propende per Giulio Cartari come aiuto del Bernini, piuttosto che il figlio. Inoltre i monumenti furono inversamente collocati, come dimostrano le iscrizioni. Le figure laterali delle virtù erano originariamente nude. Nel XVIII secolo furono ricoperte da camicie bronzee. In conclusione, l'opera può ritenersi di ideazione e impronta di G.L. Bernini per poi essere conclusa e rifinita dal giovane figlio in collaborazione col Cartari. Cfr: Aedan Daly, S. Isidoro, Roma 1971, pp. 46-54; G. Cannizzaro, La chiesa ed il convento di S. Isidoro, in "Alma Roma", XVII, 1976, 3-4, pp. 24-29.
bibliografiaAngeli D.( 1904)pp. 213-214; Riccoboni A.( 1942)pp. 167-168; Nava Cellini A.( 1982)p. 243
definizionerilievo
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Matteucci D.; Funzionario responsabile: Pedrocchi A.M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Donato G. (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Donato G. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1991
anno modifica2005
latitudine41.885661
longitudine12.460953

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