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Opera d'arte compianto sul Cristo morto di Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico (1395-1400/ 1455), a Firenze

L'opera d'arte compianto sul Cristo morto di Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico (1395-1400/ 1455), - codice 09 00196286 di Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico (1395-1400/ 1455), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, domenicano, Convento di S. Marco, Chiesa e convento di S. Marco, P.zza S. Marco, 3, Museo di S. Marco, ospizio dei Pellegrini, parete di fondo
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettocompianto sul Cristo morto
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00196286
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza S. Marco, 3
contenitoreconvento, domenicano, Convento di S. Marco, Chiesa e convento di S. Marco, P.zza S. Marco, 3, Museo di S. Marco, ospizio dei Pellegrini, parete di fondo
datazionesec. XV ; 1440 - 1440 [data]
autoreGiovanni da Fiesole detto Beato Angelico (1395-1400/ 1455),
materia tecnicatavola/ pittura a tempera/ doratura
misurecm, alt. 107, largh. 163,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: Nicodemo; Giuseppe d'Arimatea; San Domenico; Santa Caterina da Siena (?); Madonna; San Giovanni evangelista; Pie Donne; Santa Marta (?); Santa Maria Maddalena; Santa Caterina d'Alessandria; Beata Villana delle Botti. Figure femminili: beate. Abbigliamento: all'antica; contemporaneo. Architetture: cittadella fortificata. Paesaggi. Oggetti: lenzuolo; croce; chiodi; scala.
notizie storico-criticheDai documenti siamo informati -in data 13 aprile 1436- che il priore dei conventi di S. Domenico di Fiesole e di S. Marco acquista da Fra Sebastiano Benintendi, allora frate benedettino (e ritornato poi nell'ordine domenicano nel convento di S. Maria Novella) un messale del valore di quindici ducati di cui parte erano gia` stati pagati e il resto (sette ducati) si lascia per parte di pagamento di una tavola fatta eseguire dal Benintendi per la compagnia del Tempio. Il 2 dicembre dello stesso anno l'Angelico, che si sottoscrive di propria mano, riceve un pagamento, parte in denaro, parte in grano da servire per il convento: si doveva dunque aver dato senz'altro esecuzione alla pittura della tavola dopo l'accordo del 13 aprile. Da un documento pubblicato dall'Orlandi risulterebbe che il dipinto era stato allogato per l'altare dell'oratorio della compagnia del Tempio e che il detto altare era stato consacrato da un Vescovo, identificato dall'Orlandi con Tommaso Tommasini o Paruta divenuto Vescovo di Feltre e Belluno. Nel 1435 il Tommasini era a Firenze amministratore dell'Archidiocesi fiorentina. Sempre l'Orlandi conclude che l'altare in parola dove` essere consacrato nel 1436 e la tavola messa allora al suo posto. Ci sembra azzardato ritenere il pagamento del dicembre conclusivo riguardo la commessa della tavola all'Angelico. E` pur vero che le fonti attestano e sottolineano le miti pretese del frate in questioni economiche, ma in effetti il costo del dipinto, avvallando l'ipotesi dell'Orlandi, risulterebbe irrisorio. A nostro avviso la tavola fu condotta a compimento nel 1440 come conferma la data posta sul manto della Madonna e altri, amche se attualmente sconosciuti, furono i denari corrisposti all'Angelico. Frate Sebastiano, nipote della Beata Villana, fece dipingere l'immagine della sua ava nella pala insieme a quella di Santa Caterina d'Alessandria di cui egli curava la festa. L'Orlandi ritiene che il committente si sia voluto far raffigurare nell'immagine di San Domenico. La presenza di Villana va inoltre messa in relazione con il fatto che la compagnia del Tempio vantava diritti sulle reliquie di quella Santa in Santa Maria Novella.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
altre attribuzioniMaestro della Nativita` di CastelloMaestro della Cella n. 2 (esecuzione parziale)
committenzaBenintendi fra Sebastiano di Jacopo di Rosso (1436)
bibliografiaBazin E.( 1949); Pope-Hennessy J.( 1952)p. 176; Mostra opere( 1955)p.62-63; Baldini U.( 1970)p. 98; Schottmüller F.( 1911)p. XII, 64; Van Marle R.( 1923-1938)v. X, p. 92; Muratoff P.( 1930)pp. 45, 86; Sinibaldi G.( 1936)p. 22; Bonsanti G.( 1985)pp. 32-33
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza S. Marco, 3
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Improta M. C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: L. 41/1986/ Improta M. C. (1987); Aggiornamento-revisione: Labriola A. (1989), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Querci R.
anno creazione1987
anno modifica1989; 2006
latitudine43.778115
longitudine11.258818

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