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Opera d'arte CERERE di Collino Ignazio (1724/ 1793), Collino Filippo (1737 ca./ 1800), a Nichelino

L'opera d'arte CERERE di Collino Ignazio (1724/ 1793), Collino Filippo (1737 ca./ 1800), - codice 01 00206874 di Collino Ignazio (1724/ 1793), Collino Filippo (1737 ca./ 1800), si trova nel comune di Nichelino nella provincia di Torino sita in palazzo, museo, Palazzina di caccia, Piazza Principe Amedeo, 7, Museo dell'Arredamento e Ammobiliamento, piano terreno, 23 Salone centrale
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bene culturalescultura, opera isolata
soggettoCERERE
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00206874
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, NichelinoPiazza Principe Amedeo, 7
contenitorepalazzo, museo, Palazzina di caccia, Piazza Principe Amedeo, 7, Museo dell'Arredamento e Ammobiliamento, piano terreno, 23 Salone centrale
datazionesec. XVIII seconda metà; 1775 (ca.) - 1775 (ca.) [documentazione]
autoreCollino Ignazio (1724/ 1793), Collino Filippo (1737 ca./ 1800),
materia tecnicamarmo
misurealt. 80, largh. 68,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale, Ordine Mauriziano
dati analiticiMezzo busto di Cerere in marmo bianco scolpito; base in marmo grigio.Divinità: Cerere.
notizie storico-criticheI pittori bolognesi Domenico e Giuseppe Valeriani realizzarono gli affreschi della volta con il Trionfo di Diana, e quelli degli intradossi con Ninfe a caccia di pavoni e pernici, tra il 1731 e il 1733; l'opera venne collaudata da Filippo Juvarra (Messina, 1678 - Madrid, 1736). Si deve ad Innocente Bellavite (Verona, 1692, circa - 1762) la decorazione di modiglioni e plafoni della loggia dipinta su tela, databile al 1740. Giuseppe Marocco intagliò nel 1734 le trentasei appliques con teste di cervo scolpite, laccate di azzurro e dorate, su disegno iuvarriano. I paracamini ad olio su tela con Cacciagioni sono di Giovanni Crivelli (notizie tra il 1733 ed il 1736) e risalgono al 1733, anch'essi di regia juvarriana. I quattro busti femminili in marmo nelle nicchie sovrastanti le porte di accesso, databili al 1770 ca., sono attribuiti a Ignazio (Torino?, 1724 - 1793) e Filippo Collino (Torino, 1737 - 1801). Il lampadario monumentale in cristallo e bronzo risale al 1773: venne qui collocato in occasione delle nozze tra Maria Teresa di Savoia, figlia di Vittorio Amedeo III, e il conte Carlo Filippo d'Artois, fratello del futuro re di Francia Luigi XVI e a sua volta re, dopo la Restaurazione, col nome di Carlo X. In occasione del rialzamento della cupola, nel 1765, il pittore ALessandro Trono ridipinse l'effigie della dea al centro della cupola.
bibliografiaGabrielli N.( 1966)pp. 89-90; Di Macco M.( 1996)p. 138
definizionescultura
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneNichelino
toponimoStupinigi (frazione)
indirizzoPiazza Principe Amedeo, 7
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Failla M.; Funzionario responsabile: Cervini F.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Damiano S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2002
anno modifica2006
latitudine44.996628
longitudine7.606145

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