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Opera d'arte cane di Gherardi Cristoforo (1508/ 1556), a Città di Castello

L'opera d'arte cane di Gherardi Cristoforo (1508/ 1556), - codice 10 00012080 di Gherardi Cristoforo (1508/ 1556), si trova nel comune di Città di Castello nella provincia di Perugia sita in palazzo, museo, Palazzo Vitelli alla Cannoniera, Città di Castello, 06012 ( PG), Pinacoteca Comunale, sala XI, parete est.
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bene culturaledipinto, elemento d'insieme
soggettocane
tipo schedaOA_3.00
codice univoco10 00012080
localizzazioneItalia, Umbria, PG, Città di CastelloCittà di Castello, 06012 ( PG)
contenitorepalazzo, museo, Palazzo Vitelli alla Cannoniera, Città di Castello, 06012 ( PG), Pinacoteca Comunale, sala XI, parete est.
datazionesec. XVI ; 1537 - 1537 [data]
autoreGherardi Cristoforo (1508/ 1556),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurealt. 62, largh. 92,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, proprietà del Comune di Città di Castello.
dati analiticiNR (recupero pregresso)Animali: cane.
notizie storico-criticheNella parete nord del salone si può osservare in un piccolo tondo la data 1537. Tale datazione si riferisce alla decorazione più antica del salone, alle nitide gorttesche che riguardano i paesaggi attribuiti dal Ronen al Gherardi con la collaborazione di Battista da Ciottà di Castello, anche se quì la partecipazione del Gherardi è meno evidente rispetto agli altri lavori che eseguì nel Palazzo Vitelli. I paesaggi, abbastanza mediocri, probabilmente furono ridipinti in epoca successiva. Gli episodi di storia romana vengono generalmente attribuiti dal Vasari, dalle guide locali e dal Ronen a Cola dell'Amatrice che fu condotto a Città di Castello da Alessandro Vitelli che volle che venissero esaltate le sue imprese di valoroso capitano di ventura dal pittore" già vecchio" secondo l'indicazione del Vasari. Queste storie di guerra sono" tirate via" , " senza gusto ne dilligenza", come afferma Magherini, e alcune rimasero disegnate solamente con il carbone. Alessandro Vitelli ebbe il feudo dell'Amatrice in Abruzzo da Carlo V nel 1538 come ricompensa per i servigi prestati a Firenze al del duca Cosimo, pertanto se si attribuiscono gli affreschi a Cola, si devono collocare sicuramente dopo questa data. Gli affreschi rappresentano episodi di storia romana, ma solo alcuni possono essere identificati con certezza. I sette riquadri della parete sud sono riferibili probabilmente alla seconda guerra punica.
bibliografiaAmicizia G.( 1989)p. 73; Magherini Graziani G.( 1897)pp. 99-102; Rosini C.( 1961)p. 46; Ronen A.( 1875)pp. 56-84; Mancini F. F.( 1987)
definizionedipinto
regioneUmbria
provinciaPerugia
comuneCittà di Castello
indirizzoCittà di Castello, 06012 ( PG)
ente schedatoreR10
ente competenteR10
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Chiodini P.; Funzionario responsabile: Montella M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST / Buzzi L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST / Buzzi L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1984
anno modifica2006
latitudine42.517512
longitudine14.057213

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