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Opera d'arte Caduta di Troia a Mantova

L'opera d'arte Caduta di Troia - codice 03 00152361 si trova nel comune di Mantova, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalesarcofago, frammento
soggettoCaduta di Troia
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00152361
localizzazioneItalia, Lombardia, MN, Mantova
datazionesec. II ultimo quarto; 175 - 199 [analisi stilistica]
ambito culturalearte romana(analisi stilistica)
materia tecnicamarmo/ scultura/ trapanatura
misurecm, alt. 73, largh. 237,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiSarcofago quadrangolare irregolarmente profilato in basso mentre l'orlo ha un listello sporgente che serviva di base al coperchio (perduto). E' improponibile la non pertinenza dei due fianchi al fronte (Ventura) perchè la differenza stilistica era una delle caratteristiche di queste opere. Frattura irregolare sul fronte. I fianchi presentano varie rotture riconnesse.Soggetti profani: scene dalla guerra di Troia. Personaggi: Neottolemo; Priamo; Andromeca; Astianatte; Achille; Troilo. Nudi maschili: giovane (2). Guerrieri: (12). Figure maschili: uomo barbuto; giovani (2). Figure femminili: vecchia nutrice; donne (4); madre (2). Figure: bambini (5). Simboli: Palladio. Insegne ecclesiastiche: altare di Zeus Erceo. Animali: cavallo.
notizie storico-criticheLe scene in rilievo hanno come soggetto la caduta di Troia e si svolgono su tre lastre marmoree che costituiscono il fronte ed i fianchi di un sarcofago. Fronte : la lettura va da destra a sinistra. All'estremità, presso l'altare di Zeus Erceo un giovane con scudo e mantello ( Neottolemo ) trascina per i capelli un vecchio ( Priamo) che protende la destra in atto supplichevole. Ai loro piedi giace il corpo di un giovane nudo che trattiene ancora lo scudo. Poi un guerriero con corazza ed elmo si accanisce contro una madre che stringe a sé il figlioletto ( Andromaca e Astianatte ?) Un'altra donna seguita da un bambino cerca pietà toccando la barba di un altro guerriero con elmo e scudo.Al centro di questo gruppo una terza donna si china a terra per sollevare un bimbo.Sullo sfondo vi è un tempio con un mascherone sul frontone e poco più in là una torre. Poi un guerriero visto da tergo e con un grande scudo colpisce con la spada un troiano inginocchiato che cerca di difendersi col braccio destro alzato. Dietro un greco con corazza ed elmo trascina tre troiani prigionieri. Poi un giovane nudo sostiene il corpo di un compagno morto. Dietro, in zona rialzata, una vecchia nutrice s' inginocchia presso un bimbo che giace sotto un albero. In basso un guerriero greco afferra la chioma di un troiano atterrato che si aggrappa alla gamba dell'aggressore mentre dietro una donna scarmigliata cerca di soccorrerlo. Nell'estremo angolo superiore una madre solleva e bacia un bimbo il cui piede destro compare sul fianco sinistro del sarcofago. Fianco sinistro: al centro Achille nudo con clamide, scudo e lancia afferra per i capelli un giovane (Troilo) che sta per cadere da un cavallo impennato ma regge ancora lo scudo. Dietro ad Achille un altro guerriero con lo scudo è in atto di sfoderare la spada e fra queste due figure si vede un uomo barbato e con corto chitone, espresso a bassissimo rilievo. Sempre sullo sfondo e a bassorilievo un troiano disarmato tende le braccia in atto di supplica verso Achille. Fianco destro : due pilastrini resi sommariamente delimitano la scena; al centro sta una donna seduta su di un masso, col capo velato e avvolta in chitone e mantello ( Andromaca ?) in atto di piangere. Davanti a lei sono due giovani in chitone, mantello e diadema sul capo in atteggiamento dolente mentre dietro di lei sta una donna anziana con la tipica cuffia da nutrice. Nell'angolo superiore sinistro è espresso il Palladio a bassissimo rilievo. Il sarcofago è importante per la rarità del soggetto raffigurato. Stilisticamente è un'opera eclettica che richiama, in varie parti, molti motivi classici. Si notano diverse variazioni di stile nei particolari dei rilievi sia del fronte che dei fianchi. E' da dedurre che si tratti di opera prodotta da bottega artigianale operante nell'ambito dell'arte funeraria. Si trovava nella collezione di Vespasiano Gonzaga a Sabbioneta. Poi al Museo dell'Accademia nel 1774-1775. Trasferito con questo al Palazzo degli Studi nel 1784 (circa). Poi a Palazzo Ducale a seguito della Convenzione del 1915 tra Comune di Mantova e Stato Italiano.
altra localizzazioneluogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Sabbioneta; luogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova; luogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova
bibliografiaLevi A.( 1931)pp. 93-95, n. 192; Ventura L.( 1997)pp. 84-86, n. 61; Sichtermann H./ Koch G.( 1982)pp. 154-155; Groppelli C., Il( 2003)pp. 19-51
definizionesarcofago
regioneLombardia
provinciaMantova
comuneMantova
ente schedatoreS23
ente competenteS23
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tamassia A. M.; Funzionario responsabile: Trevisani F.; Trascrizione per informatizzazione: Padrin M. (2009); Aggiornamento-revisione: Rodella G. (2009), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Montanari E. (2009), Referente sc
anno creazione2009
anno modifica2009; 2009

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