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Opera d'arte busto di Carlo V di Rossi Giovanni Antonio de' (1517/ 1575 ca.), a Firenze

L'opera d'arte busto di Carlo V di Rossi Giovanni Antonio de' (1517/ 1575 ca.), - codice 09 00129668 di Rossi Giovanni Antonio de' (1517/ 1575 ca.), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, P.zza Pitti, 1, Museo degli Argenti, Mezzanino, sala delle gemme
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalecammeo
soggettobusto di Carlo V
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00129668
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, P.zza Pitti, 1, Museo degli Argenti, Mezzanino, sala delle gemme
datazionesec. XVI metà; 1540 - 1560 [analisi stilistica]
autoreRossi Giovanni Antonio de' (1517/ 1575 ca.),
materia tecnicaonice/ incisioneoro
misuremm, alt. 38.4, largh. 32.3,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiMontatura in oro con due maglie circolari saldate alle estremità verticaliRitratti: busto armato di Carlo V di profilo verso destra. Simboli: Toson d'Oro.
notizie storico-criticheL'opera è stata attribuita dal Kris a Giovanni Antonio De Rossi, milanese, vissuto a Firenze dal 1557 presso il Granduca Cosimo I in qualità di intagliatore stipendiato. Il Kris riscontra analogie stilistiche con un altro cammeo della raccolta fiorentina rappresentante Enrico II (inv. Gemme, 1921, n. 129) e un cammeo collocato a Parigi (Babelon, La gravure en pierres fines er intailles, Parigi 1894, n. 976). Il diretto confronto stilistico, del cammeo in questione, con il n. 129, ci fa dubitare dell'affermazione del Kris. Il busto di Carlo V, è pochissimo rilevato dal fondo e condotto con una sottigliezza che manca al busto di Enrico II. Questa poi è tale, che l'artefice è riuscito abilmente a sfruttare il diverso colore della pietra per ottenere un effetto di ombreggiature morbide e delicate, con una tecnica sapiente e raffinata. Gli inventari relativi agli anni 1738 e 1786 identificano il busto del personaggio rappresentato, come quello di Andrea Doria, invece che Carlo V come da noi reputato; la figura allegorica, rappresentata sul retro, è citata dall'inventario del 1737 come Marte, e da quello relativo al 1921 come Pallade. Questa figura vuole essere perciò il simbolo della forza e del valore del personaggio rappresentato sul verso. Il rilievo, diversamente dall'altro, è più alto e si stacca con nettezza dal fondo. Reputiamo di qualità diversa le due incisioni: la raffinatezza del busto di Carlo V contrasta con l'esecuzione sommaria e meno accurata della figura allegorica, che per quanto linearisticamente coerente, manca di equilibrata proporzione. L'oggetto è menzionato per la prima volta nell'inventario relativo al 1676.
altra localizzazioneluogo di provenienza: ITALIA, Toscana, FI, Firenze
bibliografiaKris E.( 1929)v. I, p. 171, n. 313; Rusconi A.I.( 1935)p. 9; Museo argenti( 1967)p. 182, n. 981; Omaggio Tiziano( 1977)p. 151, n. 122; Immagini preziose( 2005)pp. 31-32; Gennaioli R.( 2007)p. 265, n. 254
definizionecammeo
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Casarosa M.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Morena F. (2006); Aggiornamento-revisione: Gennaioli R. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1973
anno modifica2007
latitudine43.765656
longitudine11.249350

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