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Opera d'arte busto di Antinoo a Modena

L'opera d'arte busto di Antinoo - codice 08 00438092 si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Palazzo dei Musei, Largo Sant'Agostino, 337, Collezioni Galleria Estense di Modena, Galleria Museo e Medagliere Estense
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bene culturalescultura
soggettobusto di Antinoo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00438092
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Modena, MODENALargo Sant'Agostino, 337
contenitorepalazzo, museo, Palazzo dei Musei, Largo Sant'Agostino, 337, Collezioni Galleria Estense di Modena, Galleria Museo e Medagliere Estense
datazionesec. XVIII prima metà; 1700 - 1749 [bibliografia]
ambito culturalebottega romana, esecutore(bibliografia)
materia tecnicabronzo/ doraturaalabastro/ scultura
misurealt. 85, largh. 56, prof. 28,
condizione giuridicaproprietà Stato, Collezioni Galleria Estense di Modena - Palazzo dei Musei
dati analiticiIl busto in alabastro d'onice è unito a una testa di bronzo dorato rappresentante Antinoo. La testa è leggermente inclinata verso il basso e ruotata a destra. Gli occhi sono leggermente allungati, le guance e le labbra piene; l'espressione è seria e malinconica. I riccioli dei capelli non sono quelli tipici di Antinoo, ma più corti e fitti, come quelli che caratterizzano le rappresentazioni di Hermes. Il busto è coperto con un ampia clamide allacciata sulla spalla destra tramite una fibula a disco; una frangia molto mossa ricade sulla spalla sinistra.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheI caratteri fisionomici del giovane non sono riconducibili a un ritratto ufficiale. Evidente nel pezzo in esame, però, è la ripresa, per quanto riguarda la realizzazione della testa, dell'"Antinoo Albani" (nella collezione del cardinale nel 1733), ritrovato nel 1723-1724 a villa Adriana a Tivoli e conservato a Roma, ai Musei Capitolini, in seguito all'acquisto da parte di papa Clemente XII (1730-1740). Hermann attribuisce il busto modenese a Pier Jacopo Alari Bonacolsi detto l'Antico, sostenendo che nel Cinquecento, dal momento che L'"Antinoo Albani" non era ancora venuto alla luce, avrebbe potuto ispirarsi a un'altra replica andata poi perduta (Hermann 1909, pp. 280-282). L'ipotesi elaborata viene a cadere in base al confronto con altre opere dell'Antico e al gusto barocco dell'opera in esame. Interessante, però, appare il fatto che Hermann consideri il busto come pendant di un altro, anch'esso un tempo appartenente alla Galleria Museo e Medagliere Estense e oggi andato purtroppo perduto, rappresentante Virgilio, anche questo formato da un busto in alabastro e da una testa-ritratto di bronzo dorato tratta da modelli antichi. L'associazione del bronzo dorato all'alabastro, con la ripresa di modelli dall'antico, richiama le opere di Nicolas Cordier (1567-1612), che in più di un'occasione completò torsi antichi (es. quello in alabastro usato per la realizzazione della statua di "Sant'Agnese", nella basilica romana a lei dedicata). Nel nostro caso anche il busto appare moderno, ma il gusto per la scelta dei materiali e il richiamo costante all'antico sono gli stessi. Cordier lavora a Roma agli inizi del Seicento (cfr. Pressouyre 1984), ma l'opera in esame sembrerebbe dimostrare il persistere, nella prima metà del Settecento, della ripresa dei modelli antichi e dell'accostamento di materiali diversi con particolare attenzione all'effetto cromatico. In seguito all'affermarsi della consuetudine del "Grand Tour" settecentesco, potremmo pensare a un artista presente a Roma negli anni trenta del XVIII secolo che, ispirandosi alle opere romane di Cordier, abbia voluto riproporre l'"Antinoo", da poco ritrovato a Tivoli, scegliendo i materiali da lui privilegiati soprattutto per lavori collegati all'antico e in qualche modo preannunciando la grande fortuna che la statua del giovane ebbe fino a tutto l'Ottocento.
bibliografiaScalini M./ Giordani N.( 2010)pp. 51-52, n. 3
definizionescultura
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
localitaMODENA
indirizzoLargo Sant'Agostino, 337
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Cecchi S.; Funzionario responsabile: Giordani N.; Aggiornamento-revisione: ICCD/ DG BASAE/ Salimbeni B. (2010), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2008
anno modifica2010
latitudine44.646037
longitudine10.934481

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