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Opera d'arte autoritratto di Jean-Louis Hamon di Hamon Jean-Louis (1821/ 1874), a Firenze

L'opera d'arte autoritratto di Jean-Louis Hamon di Hamon Jean-Louis (1821/ 1874), - codice 09 00124065 di Hamon Jean-Louis (1821/ 1874), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, depositi
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoautoritratto di Jean-Louis Hamon
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00124065
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi
contenitorepalazzo, statale, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, depositi
datazionesec. XIX ; 1869 - 1869 [data]
autoreHamon Jean-Louis (1821/ 1874),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 64, largh. 47,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticin.p.Ritratti: autoritratto di Jean-Louis Hamon.
notizie storico-criticheL'autoritratto fu richiesto nel 1866 (ASG, Archivio Arte 33, 470-1); il 26 luglio 1867 l'artista rispose accettando (ibid., 127-1) e il 29 febbraio 1869 scrisse agli Uffizi annunciandone l'invio. Il 4 marzo il direttore informò l'artista che il quadro era arrivato (ibid.). Fu il successo di cui godeva Hamon in Italia a consigliare alle autorità degli Uffizi di chiedere al pittore il suo autoritratto. In una lettera del 26 luglio 1867 da Roscoff, dove si trovava per riposo, l'artista accettò e comunicò al direttore degli Uffizi, Gotti, la sua contentezza: "Sono più che lusingato, si fa un grande onore al mio piccolo talento" (Muntz 1876, pp. 394-95). E il suo biografo, Hoffmann, riferisce che Hamon andava dicendo ai suoi amici di essere più compiaciuto di questo che di essere nominato membro dell'Istituto. Si mise al lavoro subito dopo il suo ritorno a Capri, dove viveva fin dal 1863, e qualche mese dopo, nel gennaio 1869, poteva annunziare, in una lettera indirizzata al suo amico Folz, banchiere: "E' quasi finito, ho ordinato la cornice e sarà spedito entro otto giorni". Si era affrettato ad eseguirlo perchè aveva saputo tramite il suo amico [Hen]ner, pittore, che il suo ritratto sarebbe stato posto "accanto al padre Ingres", cosa che lo lusingava moltissimo. Inviando l'opera al direttore degli Uffizi confessava non senza civetteria: "Le dirò sottovoce che non sono abituato a fare ritratti, e così questo potrà parere strano". Infatti di lui si conosce solo un altro autoritratto all'età di ventisette anni (Digione, Musée Magnin); ché dopo il suo ingresso a Sèvres aveva quasi completamente trascurato il genere. Tuttavia l'opera è realizzata con grande abilità sia nell'energia del segno che nella raffinatezza della gamma dei colori - rossi, grigi e bianchi - tanto da mostrarsi degna del luogo scelto che le si riservava, accanto al "padre Ingres".
bibliografiaPittura francese( 1977)p. 68, n. 33
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazzale degli Uffizi
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Rosenberg P.; Funzionario responsabile: Paolucci A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Caldini R. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Caldini R. (2006), Referente scientifico: Sframeli M.;
anno creazione1977
anno modifica2006
latitudine43.768826
longitudine11.255744

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