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Opera d'arte ascensione di Cristo di Giovenone Gerolamo (1488-1490/ 1555), a Vercelli

L'opera d'arte ascensione di Cristo di Giovenone Gerolamo (1488-1490/ 1555), - codice 01 00039257 di Giovenone Gerolamo (1488-1490/ 1555), si trova nel comune di Vercelli, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Palazzo Langosco, via G. Verdi, 30, Museo Camillo Leone, Deposito dipinti
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoascensione di Cristo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00039257
localizzazioneItalia, Piemonte, VC, Vercellivia G. Verdi, 30
contenitorepalazzo, museo, Palazzo Langosco, via G. Verdi, 30, Museo Camillo Leone, Deposito dipinti
datazionesec. XVI fine; 1590 - 1599 [analisi stilistica]
autoreGiovenone Gerolamo (1488-1490/ 1555),
materia tecnicatavola/ pittura a oliolegno/ intaglio/ doratura
misurealt. 50, largh. 58,
condizione giuridicaproprietà Stato, Istituto di Belle Arti di Vercelli
dati analiticiLa composizione, affollata di figure, presenta al centro il Cristo in atto di sollevarsi in un cielo denso di nubi luminose, dalle quali emergono due angeli. La folla degli astanti è costituita da figure di Santi aureolati, tra i quali è riconoscibile S. Caterina. La tavola, in legno nodoso, molto spessa e di forma lobata, munita di cornice ottocentesca in legno dorato, liscia, con quattro finte borchie floreali agli angoli.Soggetti sacri. Personaggi: Cristo; Apostoli; S. Caterina di Siena; santi. Figure: Angeli. Abbigliamento.
notizie storico-criticheProveniente dall'Opera Pia S. Luigi dove faceva parte di un gruppo di dipinti lasciati in eredità dal can. Martorelli "per i poveri infermi a domilcilio", come risulta dal verbale del Consiglio d'Amministrazione dell'Ente del 24 marzo 1885. Definiti "in generale di mediocre pennello" dallo stesso Martorelli, furono poi fatti stimare dal pittore vercellese Ferdinando Rossaro e acquistati dal Leone per Lire 3150, come risulta dal suo diario in data 20 gennaio 1887. Il quadro in oggetto è descritto dal Leone come dipinto su tavola sagomato e senza cornice, "rappresentante la Resurrezione composto di numero tredici figure. Sagomato e come l'altro dipinto ad olio (cfr. scheda SBAS TO NCTN 01/00039256). Misura cm. 60 di larghezza per 52 di altezza". Sembra appartenere, insieme all'analoga tavola raffigurante Gesù nell'Orto, e descritta, come si è detto alla scheda cartacea n° 2, ad una pala d'altare attorniata come è consuetudine nell'iconografia del Rosario, dalle scene contemplate nei Misteri. Anche la presenza di S. Caterina sarebbe da mettere in relazione con tale iconografia (cfr. V. Natale, "Vicende di un'iconografia pittorica: la Madonna del Rosario in provincia di Alessandria tra fine Cinque e inizio Seicento" in "Pio V e S. Croce di Bosco, aspetti di una committenza papale", Alessandria 1985, p. 399 e sgg.), per certi aspetti confermata dalla scritta sul verso della tavola, anche se non pertinente al soggetto rappresentato. Stilisticamente la tavola mi sembra da inserire nell'ambito della bottega di Giovenone, con possibili riferimenti specifici con la 'Resurrezione' di Mezzana Mortigliengo. Meno convincente un confronto, che inizialmente mi era sembrato possibile, tra quest'opera e la 'Resurrezione' della chiesa di S. Giuliano in Vercelli.
bibliografiaNatale V.( 1985)p. 399
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaVercelli
comuneVercelli
indirizzovia G. Verdi, 30
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Rosso A. M.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bombino S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bombino S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1986
anno modifica2006
latitudine45.326892
longitudine8.422343

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