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Opera d'arte architettura illusionistica; Madonna assunta; meriti del Rosario, virtù di Mitelli Agostino (1609/ 1660), a Bologna

L'opera d'arte architettura illusionistica; Madonna assunta; meriti del Rosario, virtù di Mitelli Agostino (1609/ 1660), - codice 08 00028170 - 1 di Mitelli Agostino (1609/ 1660), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, quinta cappella a sinistra, volta (cappella del Rosario, già cappella Guidotti)
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bene culturaledecorazione pittorica, elemento d'insieme
soggettoarchitettura illusionistica; Madonna assunta; meriti del Rosario, virtù
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00028170 - 1
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Domenico, 13
contenitorechiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, quinta cappella a sinistra, volta (cappella del Rosario, già cappella Guidotti)
datazionesec. XVII ; 1654 - 1657 [documentazione; bibliografia]
autoreMitelli Agostino (1609/ 1660),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco/ pittura a tempera
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiCupola illusionistica con parte centrale quadrilobata aperta su uno sfondato di cielo dove compare la Madonna assunta dagli angeli. Negli ovali dei pennacchi sono rappresentati in chiaroscuro i meriti del Rosario, mentre in quattro cartelle sono rappresentate le Virtù. L'architettura illusionistica è arricchita da motivi decorativi di vasi di fiori retti da putti e da festoni di rose.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa decorazione della cappella del Rosario è uno degli esempi più belli del tipo di decorazione specificatamente bolognese nota con il termine di "quadratura" che si sviluppò nel primo quarto del Seicento. Malvasia (1678) ascrive a Girolamo Curti detto il Dentone l'"invenzione" di questo genere pittorico nato da premesse cinquecentesche e portato ad un alto grado di elaborazione e complessità decorativa dalla collaborazione di Agostino Mitelli e di Angelo Michele Colonna. I due artisti, che prima di lavorare in S. Domenico, avevano realizzato impegnative commissioni nel Palazzo Pitti a Firenze (1637-1641) e nel Palazzo Ducale di Sassuolo (1646-1648), ebbero una concezione più decorativa dell'architettura illusionistica che, rispetto agli esempi del Dentone, venne arricchita di medaglioni, vasi di frutta e fiori, telamoni, festoni, putti, tratti dal repertorio carraccesco della Galleria Farnese. La complessità della quadratura bolognese è sottolineata anche dall'aspetto coloristico: toni di grigio, marrone, sabbia, verde, rosa, blu, oro, medaglioni grisaille suggeriscono marmi policromi e rilievi bronzei. Nella Kunstbibliothek di Berlino è conservato un disegno di Agostino Mitelli che presenta un progetto preliminare della decorazione.
bibliografiaAlce V.( 1976)pp. 13-14; Roli R.( 1977)pp. 73-75; Roli R.( 197)p. 248; Feinblatt E.( 1992)pp. 102-106
definizionedecorazione pittorica
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzop.zza S. Domenico, 13
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Sabbatini S.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (1998); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1998
anno modifica2006
latitudine44.489800
longitudine11.343435

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