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Opera d'arte Annunciazione di Scarsella Ippolito detto Scarsellino (1551/ 1620), a Carpi

L'opera d'arte Annunciazione di Scarsella Ippolito detto Scarsellino (1551/ 1620), - codice 08 00233905 di Scarsella Ippolito detto Scarsellino (1551/ 1620), si trova nel comune di Carpi nella provincia di Modena sita in palazzo, comunale, Palazzo Pio, Palazzo Pio, piazzale dei Martiri, 68, Museo Civico "Giulio Ferrari"
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bene culturaledipinto
soggettoAnnunciazione
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00233905
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Carpipiazzale dei Martiri, 68
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Pio, Palazzo Pio, piazzale dei Martiri, 68, Museo Civico "Giulio Ferrari"
datazionesec. XVI fine; 1590 - 1599 [analisi stilistica]
autoreScarsella Ippolito detto Scarsellino (1551/ 1620),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm., alt. 285, largh. 167,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Carpi
dati analiticiTela centinata. Interno di stanza a monocromo bruno, arredata poveramente. In primo piano una sedia impagliata con drappo bianco trasparente; nel fondo letto a baldacchino a tendaggi verdi. La Vergine è seduta, ha tunica rosa-violetto, velo bianco sul capo, manto azzurro verdastro. A sinistra, da una finestra, entra in volo l'Arcangelo Gabriele; ha veste gialla e bianca, le grandi ali verdi screziate. Nella parte alta gloria di nubi e luce che promana la colomba dello Spirito Santo, su toni gialli, fondo rosato; le nubi sono grigie. Al centro è Dio Padre, in veste viola e manto rosso scuro, circondato da angioletti e Cherubini. La cornice è moderna, novecentesca, in legno dipinto a finti ovoli dorati su fondo nero.Personaggi: Maria Vergine; San Gabriele Arcangelo; Dio Padre. Figure: Cherubini. Interno.
notizie storico-criticheIl dipinto si trovava in origine sull'altare maggiore della chiesa di Santa Chiara. Nella prima metà dell'Ottocento venne sostituito da un quadro di L. Asioli e venduto a don Giovanni Franciosi per la sua quadreria. Passato nella collezione di Pietro Foresti nel 1897, è entrato nel Museo nel 1913. Citato nelle vecchie guide e descrizioni come opera del Mastelletta (Barbieri; Tornini; Barbieri/ Mantovani; Saltini), è stato successivamente riconosciuto allo Scarsellino (Spinelli 1902; Museo Carpi 1914; Bollettino Arte 1914). Novelli riferiva il dipinto al primo decennio del XVII secolo (Novelli 1953; Novelli 1964). Per il carattere spiccatamente veneto, veronesiano e tintorettesco (cfr. l'Annunciazione in S. Rocco a Venezia) e per l'accesa colorazione manieristica, può essere datato alla fine del XVI secolo (Garuti in Mostra restauri 1978; Garuti 1982). Il restauro del 1976 è consistito nella foderatura della tela, nella sostituzione del telaio, nella pulitura della pellicola pittorica e nel ritocco pittorico delle poche lacune.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Carpi; luogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Carpi; luogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Carpi
bibliografiaSpinelli A. G.( 1902)p. 21; Museo Carpi( 1914)p. 53; Bollettino Arte( 1914)p. 59; Novelli M. A.( 1955)p. 53; Novelli M. A.( 1964)p. 28; Mostra restauri( 1978)p. 8; Garuti A.( 1982)p. 101
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneCarpi
indirizzopiazzale dei Martiri, 68
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Garuti A.; Funzionario responsabile: Bentini J.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Tommaselli D. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tommaselli D. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1973
anno modifica2006
latitudine44.78310
longitudine10.88509

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