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Opera d'arte Angelo che commemora i caduti di Lucci N. (notizie Abruzzo seconda metà sec. XX), a Torricella Peligna

L'opera d'arte Angelo che commemora i caduti di Lucci N. (notizie Abruzzo seconda metà sec. XX), - codice 13 00283140 di Lucci N. (notizie Abruzzo seconda metà sec. XX), si trova nel comune di Torricella Peligna nella provincia di Chieti sita in parco, Pineta "Antonio Porreca", Viale del Risorgimento
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bene culturalemonumento ai caduti, ad obelisco, Monumento ai caduti della Prima e della seconda guerra mondiale
soggettoAngelo che commemora i caduti
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00283140
localizzazioneITALIA, Abruzzo, CH, Torricella PelignaViale del Risorgimento
contenitoreparco, Pineta "Antonio Porreca", Viale del Risorgimento
datazionesec. XX ; 1922 - 1922 [data]
autoreLucci N. (notizie Abruzzo seconda metà sec. XX),
materia tecnicamarmo/ incisionetravertino/ sagomaturacemento/ stampo
misurecm, alt. 420, largh. 800,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Torricella Peligna
dati analiticiIl monumento si compone di un basamento quadrangolare, articolato in due registri e poggiante su tre gradini in travertino, sormontato da un obelisco. Addossata a questo si colloca una scultura raffigurante un angelo intento a scrivere sull’albo d’oro i nomi dei caduti. La figura, dai tratti femminili e dalla visibile ascendenza classica, ha i capelli raccolti, la fronte cinta da una corona di alloro ed indossa un morbido peplo. La dolcezza del viso e la solennità del suo gesto sono contrastati da un forte senso di potenza e di affermazione, espresso dalla scena che si dipana ai suoi piedi. Schiacciata dal piede sinistro, una grande aquila, simbolo dell’impero asburgico, si dimena cercando la libertà. Fa da base al gruppo scultoreo uno zoccolo in cemento fregiato, ai lati, da ghirlande di alloro e frontalmente, da un elmetto con due baionette incrociate poste tra due palme, simboli del martirio. Il basamento è ricoperto da lastre in marmo e reca, agli angoli, quattro fasci littori in cemento. Frontalmente, una cornice in pietra ospita una lapide commemorativa e un’altra lastra che ricorda la data di inaugurazione, il danneggiamento del 1943 ed il restauro del 1957. Agli altri lati sono addossate lapidi che recano i nomi dei caduti delle due guerre mondiali.Personaggi: angelo. Allegorie/simboli: Aquila/impero asburgico
notizie storico-criticheI documenti conservati nel Fondo della Prefettura dell’Archivio di Stato di Chieti consentono di ricostruire in maniera esaustiva le vicende legate al monumento ai caduti di Torricella Peligna. Il monumento sorge nel Parco della Rimembranza, chiamata comunemente Pineta “Antonio Porreca”, dal nome di colui che nel 1922 la ideò e che si occupò con passione alla piantumazione di arbusti, così da rendere fertile e verdeggiante un’ area fino ad allora arida. Le commemorazioni per i caduti iniziarono all’indomani della fine del conflitto. Infatti nel novembre del 1918 sorse a Torricella Peligna un Comitato per le onoranze ai caduti in guerra. Non ebbe una vera e propria costituzione, ma fu gestito dal Comm. Dott. Michele Persichetti, Presidente della Deputazione Provinciale di Chieti, il quale si prodigò per raccogliere offerte, destinate ai festeggiamenti, presso i cittadini e gli emigrati residenti in America. La prima festa patriottica si svolse già nel novembre 1918 e successivamente, sempre sotto il coordinamento del Persichetti, si pensò all’erezione del monumento ai caduti. L’opera fu progettata dall’Arch. Lucci di Pennadomo, autore anche del monumento ai caduti della stessa Pennadomo. Per l’inaugurazione, avvenuta l’8 settembre 1922, fu fatta una sontuosa e solenne festa alla quale parteciparono personalità politiche e religiose di rilievo, come l’eroe dell’impresa di Pola Raffaele Paolucci, il Ministro dei Lavori Pubblici e l’Arcivescovo di Chieti che celebrò la cerimonia di apertura. Un aeroplano, giunto direttamente da Ciampino, fece dei giri sul monumento e da lì scesero dei fiori in omaggio ai caduti Torricelliani Fu girato un filmato ad opera di Vincenzo Melocchi ed inviato ai concittadini Americani e fu organizzato un pranzo degno degli autorevoli ospiti. Il Persichetti, persuaso delle promesse di contributo fatte, non badò a spese. Le offerte, però, da quanto si deduce dai resoconti inviati alla Prefettura, si rivelarono insufficienti ed il promotore si ritrovò a far fronte a diversi e numerosi costi. Infatti, alle spese occorse per la costruzione e l’inaugurazione del monumento, si aggiunsero anche quelle per la sistemazione della collina sulla quale il monumento venne collocato e per il restauro, avvenuto nel 1924, della parte alta del monumento danneggiata a causa di un uragano. Nel 1931 il Persichetti scrive al Prefetto per chiedere che gli fosse rimborsata una parte delle spese sostenute per la costruzione, l’inaugurazione e la riparazione del monumento. Segue, tra il 1934 ed il 1936, un’inchiesta contabile portata avanti dal Cav. Serdini, ragioniere della Prefettura. Mancando, però, diverse ricevute a giustificazione delle spese sostenute, la pratica, da quanto se ne deduce, fu messa a tacere.
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 14.26158429; y: 42.020647494; metodo di georeferenziazione: punto esatto; tecnica di georeferenziazione: rilievo da cartografia senza sopralluogo; base di riferimento: ICCD1004366_OI.ORTOI; 11-12-2014; (2383685) -ORTOFOTO 2006- (
definizionemonumento ai caduti, ad obelisco
denominazioneMonumento ai caduti della Prima e della seconda guerra mondiale
regioneAbruzzo
provinciaChieti
comuneTorricella Peligna
indirizzoViale del Risorgimento
ente schedatoreS106
ente competenteS106
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Del Rosso R.; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Di Nardo I.Tomassetti P. L.
anno creazione2014
latitudine42.020647
longitudine14.261584

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