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Opera d'arte Angelica cura le ferite di Medoro di Angelucci, Luca Antonio (1683-1733), a San Giustino

L'opera d'arte Angelica cura le ferite di Medoro di Angelucci, Luca Antonio (1683-1733), - codice 10 00061967 di Angelucci, Luca Antonio (1683-1733), si trova nel comune di San Giustino nella provincia di Perugia sita in castello, museo, Castello Bufalini, Castello Bufalini, Largo Crociani, 3 - 06016 San Giustino (PG), Castello Bufalini, Salone (detta anche Sala del Trono); (sala n. 20).
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, elemento d'insieme
soggettoAngelica cura le ferite di Medoro
tipo schedaOA_3.00
codice univoco10 00061967
localizzazioneITALIA, Umbria, PG, San GiustinoLargo Crociani, 3 - 06016 San Giustino (PG)
contenitorecastello, museo, Castello Bufalini, Castello Bufalini, Largo Crociani, 3 - 06016 San Giustino (PG), Castello Bufalini, Salone (detta anche Sala del Trono); (sala n. 20).
datazionesecc. XVII/ XVIII fine/ inizio; 1690 - 1710 [analisi stilistica; documentazione]
autoreAngelucci, Luca Antonio (1683-1733),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 205, largh. 148, cm, alt. 210, largh. 154,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo
dati analiticiIn un paesaggio un uomo sdraiato su e avvolto in un panno rosso. Nella sua mano destra una sciabola. Al suo collo una ferita da taglio, gli occhi semichiusi. Dietro di lui una donna che tiene il corpo del ferito. Il suo braccio sinistro tocca il petto dell´uomo. Nel fondo, a destra del dipinto, un guerriero con uno scudo nella sua mano sinistra e con elmetto da corazza sulla testa. Ad un albero appesa una corazza.PERSONAGGI: Angelica; Medoro. FIGURA MASCHILE: soldato. ABBIGLIAMENTO: armatura; vesti. ARMI. OGGETTI: corona con diadema; perle. ALBERI. VEGETAZIONE. PAESAGGIO: montagne.
notizie storico-criticheIl quadro fa parte di una serie di otto dipinti con storie mitologiche estratte dall' "Orlando furioso" di Ariosto collocati nella Sala del trono rappresentando scene d'amore. Falcidia G., Sapori G. attribuiscono la serie ad un "decoratore romano-bolognese" sottovalutando la qualità d'esecuzione dei dipinti (1992). Rossi G., (2008) parla della serie superiore dei dipinti su tela raffiguranti favole mitologiche e letterarie dall’ Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, attribuendole al tifernate Luca Antonio Angelucci, interessante pittore attivo fra Città di Castello, Roma e Viterbo, che resta al sevizio di Giulio e di Filippo Bufalini per tutta la vita, erede dello stile tardobarocco di Giovanni ventura Borghesi (1640-1708) di Città di Castello. La committenza della serie è contestuale alla serie che il Battini esegue sempre per il Salone, volutamente ristrutturato per le feste e in occasione del matrimonio del 1700-1701 del marchese Filippo con la marchesa Anna Maria di Sorbello. Bacoccoli R., nell’ inventario del 2012 conferma la datazione di Falcidia G., Sapori G., ma non attribuisce, tuttavia, la paternità della serie di opere.
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 43.549608; y: 12.176494; metodo di georeferenziazione: punto approssimato; tecnica di georeferenziazione: rilievo tramite GPS; base di riferimento: Google Maps; 29-07-2015
definizionedipinto
regioneUmbria
provinciaPerugia
comuneSan Giustino
indirizzoLargo Crociani, 3 - 06016 San Giustino (PG)
ente schedatoreS165
ente competenteS165
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Schepers, Jorg; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Canti, KatiaGaribaldi, Vittoria; Trascrizione per informatizzazione: Schepers, Jorg (1996); Aggiornamento-revisione: ARTPAST - Tassini, Alessandra (2006), SBSAE PG, Fun
anno creazione1992
anno modifica2006; 2015
latitudine43.548886
longitudine12.177020

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