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Opera d'arte Allegoria della Vittoria come donna vestita all'antica di Nicola DAntino (Caramanico 1880- Roma 1966), a L'Aquila

L'opera d'arte Allegoria della Vittoria come donna vestita all'antica di Nicola DAntino (Caramanico 1880- Roma 1966), - codice 13 00282834 di Nicola DAntino (Caramanico 1880- Roma 1966), si trova nel comune di L'Aquila, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, Villa Comunale, Via XX Settembre, al centro
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bene culturalemonumento ai caduti, a cippo, Monumento ai caduti della prima guerra mondiale
soggettoAllegoria della Vittoria come donna vestita all'antica
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00282834
localizzazioneITALIA, Abruzzo, AQ, L'Aquila, L'AQUILAVia XX Settembre
contenitorevilla, Villa Comunale, Via XX Settembre, al centro
datazioneXX secondo quarto; 1925 (ca) - 1928 (ca) [data]
autoreNicola DAntino (Caramanico 1880- Roma 1966),
materia tecnicabronzo/ fusione
misurem, alt. 5, largh. 3,5, prof. 3,5,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune dell'Aquila
dati analiticiSu un basamento a forma di parallelepipedo, i cui angoli perimetrali sono presidiati da quattro aquile in bronzo dalle ali spiegate, si erge l'allegoria della Vittoria. Ella è raffigurata come una donna che in punta di piedi solleva il braccio destro con in mano una corona di alloro. Un abito leggero, quasi trasparente, le avvolge il corpo e sembra mosso dal movimento della donna. Il volto, incorniciato da una capigliatura intrecciata in una pettinatura composta, ha un'espressione contrita ed è leggermente reclinato a destra, come appoggiato al braccio sollevato. Le ali della Vittoria, assecondano e suggeriscono il movimento di leggera torsione del busto della statua; l'ala destra è dispiegata e, accompagnando il gesto del braccio che sostiene l'alloro, sembra quasi proteggerlo; l'ala sinistra è chiusa elegantemente dietro la schiena.Allegoria della Vittoria come donna alata vestita all'anticaSTEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: anepigrafe, Qualificazione: civile, Posizione: Parte frontale del cippo, Descrizione : L'AQUILA AI SUOI CADUTI PER LA PATRIA, MCMXV MCMXVIII,
notizie storico-criticheLa realizzazione del monumento fu proposta in sede di consiglio Comunale a L'Aquila, già a partire dal dicembre del 1918, proprio al termine della guerra. Per l'occasione si era pensato di bandire un concorso con apposita commissione e venne istituito un Comitato che individuò come possibili siti alcune delle maggiori piazza cittadine: Piazza Duomo, Piazza Palazzo, Piazza Castello e la Piazza della Villa Comunale. Nella seduta del 1922 si decise per quest'ultima soluzione, essendo il luogo particolarmente adatto per la vicinanza al Palazzo delle Esposizioni e per il ruolo sociale che il Parco rivestiva essendo luogo di ritrovo delle nove generazioni. La commissione per la valutazione del progetto fu composta da: Sartorio (artista), Bazzani (architetto), Prini (scultore), Zocchi. Al concorso partecipò anche lo scultore Sabatino Tarquini, arrivando, tuttavia secondo. Parte delle idee presenti nei bozzetti sottoposti alla commissione saranno poi realizzate nei monumenti ai caduti di Rocca di Mezzo e Villa Sant'Angelo. Il monumento fu inaugurato dal Re Vittorio Emanuele III nel 1928
definizionemonumento ai caduti, a cippo
denominazioneMonumento ai caduti della prima guerra mondiale
regioneAbruzzo
provinciaL'Aquila
comuneL'Aquila
localitaL'AQUILA
indirizzoVia XX Settembre
ente schedatoreS107
ente competenteS107
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Alessandra Giancola; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Antonella LopardiMauro Congeduti
anno creazione2014
latitudine42.347547
longitudine13.393355

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