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Opera d'arte allegoria della Vittoria come donna vestita all'antica, figura di fante in combattimento, figura di soldato come eroe antico di Jerace Francesco (1854/ 1937), a Reggio di Calabria

L'opera d'arte allegoria della Vittoria come donna vestita all'antica, figura di fante in combattimento, figura di soldato come eroe antico di Jerace Francesco (1854/ 1937), - codice 18 00154163 di Jerace Francesco (1854/ 1937), si trova nel comune di Reggio di Calabria nella provincia di Reggio Calabria sita in percorso viario, Corso Vittorio Emanuele, 107
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bene culturalemonumento ai caduti, a colonna, Monumento ai caduti della prima guerra mondiale
soggettoallegoria della Vittoria come donna vestita all'antica, figura di fante in combattimento, figura di soldato come eroe antico
tipo schedaOA_3.00
codice univoco18 00154163
localizzazioneITALIA, Calabria, RC, Reggio di CalabriaCorso Vittorio Emanuele, 107
contenitorepercorso viario, Corso Vittorio Emanuele, 107
datazionesec. XX secondo quarto; 1930 - 1930 [documentazione; iscrizione]
autoreJerace Francesco (1854/ 1937),
materia tecnicabronzo/ fusionemarmo
misurem, alt. 15,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Reggio Calabria
dati analiticiil monumento è costituito da un'alta colonna rostrata poggiante su un piedistallo quadrangolare leggermente svasato in basso, poiché concluso sugli angoli da volute a ricciolo; nella parte superiore della base, su ogni lato vi sono medaglioni contornati da corone di alloro con i nomi dei luoghi in cui sono avvenute le battaglie più cruente della prima guerra mondiale, sul prospetto frontale invece, vi è un'iscrizione dedicatoria mentre su quello posteriore sono incisi i nomi di centootto località della provincia di Reggio Calabria con accanto il numero dei loro rispettivi caduti; ai lati della base sono collocate due statue: a destra un fante in divisa con le vesti logore, con i piedi appoggiati sulla canna di un cannone, pronto a combattere, con un fucile nella mano sinistra ed una granata nella destra; a sinistra vi è un guerriero dallo sguardo fiero, identificato come soldato bruzio, con la cintura con bactae di bronzo, la pelle ferina al collo, i calzari di cuoio, la lancia nella mano destra e lo scudo nella sinistra; sulla cima della colonna, infine, è posta la statua della vittoria alata che guarda ad occidente con le braccia alzate verso l'alto, il gladio nella mano sinistra e la palma del martirio nella destraFigure: soldato; Personificazioni: Vittoria; Simboli: palma del martirio; Armi: scudo; lancia; fucile; granata; cannone; gladio.
notizie storico-criticheIl 16 marzo 1920 il consiglio provinciale deliberò l'erezione di un monumento ai caduti della grande guerra della provincia di Reggio Calabria da realizzarsi nella città di Reggio Calabria, affidando l'incarico allo scultore Francesco Jerace, il quale accettò di prestare gratuitamente la sua opera di artista. Il bozzetto fu eseguito dallo scultore ai primi dell'anno 1922 e nel maggio dello stesso anno Jerace indicò come luogo di collocazione del monumento la piazzetta alla via marina, laterale al palazzo della Prefettura, e per tale ragione subito dopo venne fatta richiesta all'amministrazione comunale del tempo, affinché ne autorizzasse i lavori di sistemazione. Nella seduta del 29 maggio 1922 il consiglio comunale fu discorde sulla scelta della località, poiché giudicata da alcuni consiglieri troppo piccola, ed infatti, essi proposero come luogo alternativo la piazza stazione succursale; la decisione finale del consiglio fu di richiedere allo scultore la presentazione di due progetti, uno per la via marina e l'altro per la sede proposta dai consiglieri. Francesco Jerace fece presente all'amministrazione provinciale che se si fosse deciso di cambiare la località, egli avrebbe dovuto fare un nuovo bozzetto, non essendo adatto per altro sito quello già presentato. Il 9 giugno del 1923 il presidente dell'amministrazione provinciale fece presente ciò al sindaco, aggiungendo che la scelta di un'altra località avrebbe causato un notevole ritardo ed una perdita dal lato artistico, essendo il monumento già ideato, “di eccezionale bellezza e quindi difficilmente ripetibile”; il presidente insistette perché venisse deliberata la concessione del sito prescelto da Jerace e nella nota del 26 settembre 1923 invitò il sindaco a decidere con la massima sollecitudine poiché era desiderio della stessa amministrazione provinciale fare erigere il monumento il più presto possibile. Il 30 ottobre del 1923 il regio commissario dott. Giuseppe Poidomani revoca la delibera del 29 maggio 1922 con la quale il consiglio comunale approvava la proposta di richiedere allo scultore due progetti, deliberando che l'ubicazione del monumento ai gloriosi caduti della provincia di Reggio Calabria fosse quella scelta dallo scultore Jerace. Una volta approvato il luogo in cui erigere il monumento, si dovette procedere alla deviazione della fognatura di Via Crisafi e alla costruzione di un blocco di fondazione in calcestruzzo. Come si legge nel capitolato speciale d'appalto, l'importo complessivo di tutti i lavori necessari per la realizzazione del blocco di fondazione fu di L. 62.000 e tali spese furono anticipate dall'Amministrazione comunale. La ditta esecutrice dei lavori fu la Società Costruzioni e Fondazioni di Milano, la quale rispettò i tempi di consegna ed il progetto esecutivo; il collaudo dei lavori avvenne il 24 marzo del 1927. Dai documenti conservati nell'archivio comunale non vi sono notizie ulteriori, ma le ultime fasi della messa in opera del monumento sono documentati su due articoli pubblicati su Brutium: su quello del 28 marzo 1927 (a. VI, n. 4) si legge che il monumento era quasi ultimato, poiché i pezzi stavano arrivando nel cantiere improvvisato sul sito scelto in via marina; quello del 30 settembre 1927 (a. VI n. 9), invece, riporta la notizia che Francesco Jerace si era recato a Reggio per collocare il monumento. L'inaugurazione avvenne il 3 maggio del 1930, alla presenza del re Vittorio Emanuele III, ma non sappiamo come mai passarono ben tre anni, dal momento che nel 1927 il monumento era stato già montato. Secondo quando scrive Alfonso Frangipane, la colonna rostrata in pietra locale, cioè in pietra grigia o pietra reggina, proviene dal portico della distrutta chiesa del Rosario (La scenografia del monumento, in Amministrazione provinciale di Reggio Calabria, Il monumento ai caduti - III maggio 1930 - a. VIII, Locri, Editore Pancallo, 2005, p. 52). La scelta della colonna rostrata, infine, è un chiaro riferimento alla colonna eretta in Campidoglio per il trionfo del generale Caio Duilio, primo trionfatore romano in una battaglia navale, quella di Milazzo contro i Cartaginesi, la quale venne costruita con i rostri delle navi nemiche (Edoardo Galli, Il monumento opera di Francesco Jerace, in Amministrazione provinciale di Reggio Calabria, Il monumento ai caduti - III maggio 1930 - a. VIII, Locri, Editore Pancallo, 2005; Fortunato Valenzise, Francesco Jerace Scultore, in Calabria Sconosciuta, a. XVIII (Luglio-Settembre) 1995, p. 31).
committenzaAmministrazione provinciale di Reggio Calabria (1920-1930)
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 15.642928571; y: 38.109361647; metodo di georeferenziazione: punto esatto; tecnica di georeferenziazione: rilievo da cartografia con sopralluogo; base di riferimento: ICCD1004366_OI.ORTOI; 24-9-2014; (2100765) -ORTOFOTO 2006- (ht
definizionemonumento ai caduti, a colonna
denominazioneMonumento ai caduti della prima guerra mondiale
regioneCalabria
provinciaReggio Calabria
comuneReggio di Calabria
indirizzoCorso Vittorio Emanuele, 107
ente schedatoreS218
ente competenteS112
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Ameduri, Marina; Funzionario responsabile: Sorrenti, Maria Teresa
anno creazione2014
latitudine38.109362
longitudine15.642929

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