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Opera d'arte allegoria della Prudenza di Caccini Giovan Battista (1559-1562/ 1613), a Firenze

L'opera d'arte allegoria della Prudenza di Caccini Giovan Battista (1559-1562/ 1613), - codice 09 00289230 di Caccini Giovan Battista (1559-1562/ 1613), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in giardino, Giardino di Boboli, Palazzo Pitti, Piazza Pitti 1, Giardino di Boboli, giardino di Boboli, viottolone, al centro, lato destro
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalestatua
soggettoallegoria della Prudenza
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00289230
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzePiazza Pitti 1
contenitoregiardino, Giardino di Boboli, Palazzo Pitti, Piazza Pitti 1, Giardino di Boboli, giardino di Boboli, viottolone, al centro, lato destro
datazionesecc. XVI/ XVII ; 1590 - 1610 [bibliografia]
autoreCaccini Giovan Battista (1559-1562/ 1613),
materia tecnicamarmo bianco/ scultura
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiBase decorata.Soggetti sacri. Personificazioni: (giovane donna) Prudenza. Attributi: (Prudenza) tralcio di vite; grappoli d'uva; serpe; specchio; mazzo di fiori.
notizie storico-criticheLa figura, riferita al Caccini dalle fonti settecentesche stette forse in Boboli fin dall'origine ma in altro loco, giacche il Viottolone fu realizzato dai Parigi intorno ai primi anni trenta del Seicento. Si tratta sicuramente dell'Allegoria della Prudenza, nonostante i dubbi del Soldini, rispondendo alla descrizione tracciata nel manuale del Ripa con la sola mancanza delle "foglie di moro": "Lo specchiarsi significa la congiunzione di sé medesimo non potendo alcuno regolare le sue azzioni se i propri difetti non conosce. La serpe quandò è combattuta oppone tutto il corpo alle percosse armandosi la testa con molti giri e ci dà à intendere che per la virtù ... dobbiamo opporre a colpi di fortuna tutte l'altre no stre cose quantunque care..." "di sotto l'elmo ha le foglie di moro", pianta che fiorisce con le giuste condizioni clima tiche. Venturi ne osservò il tono "ampio e mosso di stile ornamentale", leggendo 1'imagine come l'Autunno. La figura è piuttosto insolita rispetto al rigore della produzione del Caccini. La base di notevole esecuzione, uguale a quella di 'Esculapio e Ippolito', potrebbe essere pertinente alla statua indicando in tal modo la stessa provenienza per entrambe le sculture.
committenzaFerdinando I, granduca di Toscana (1590 ca.)
bibliografiaCambiagi G.( 1757)p. 44; Soldini F. M.( 1789)p. 42; Descrizione Palazzo( 1819)pp. 6-8; Venturi A.( 1901-1940)v. X, parte III p. 810; Schmidt J. K.( 1971)pp. 71-74; Gurrieri F./ Chatfield J.( 1972)pp. 51-52; Caneva C.( 1982)p. 43 n.48; Seicento fiorentino(
definizionestatua
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoPiazza Pitti 1
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Frulli C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2006
latitudine43.765656
longitudine11.249350

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