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Opera d'arte allegoria della Pace di Banterle Ruperto (1889/ 1968), a Cuvio

L'opera d'arte allegoria della Pace di Banterle Ruperto (1889/ 1968), - codice 03 03254261 di Banterle Ruperto (1889/ 1968), si trova nel comune di Cuvio nella provincia di Varese sita in piazza, Piazza IV Novembre (piazza del Comune), Piazza IV Novembre, sulla facciata della chiesa
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bene culturalemonumento ai caduti, a lapide, opera isolata, Lapide commemorativa ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
soggettoallegoria della Pace
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 03254261
localizzazioneITALIA, Lombardia, VA, Cuvio, CUVIOPiazza IV Novembre
contenitorepiazza, Piazza IV Novembre (piazza del Comune), Piazza IV Novembre, sulla facciata della chiesa
datazionesec. XX ; 1945 (ca) - 1945 (ca) [analisi stilistica; contesto documentazione]
autoreBanterle Ruperto (1889/ 1968),
materia tecnicabronzo/ fusionemarmo
misurecm, alt. 90, largh. 150, prof. 13,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Cuvio
dati analiticiAltorilievo in bronzo, opera dello scultore veronese Ruperto Banterle, raffigurante una figura femminile, la “Pace”, che tende la mano al sole nascente, simbolo di nuova vita. Monumento dedicato ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale; non compare la lista dei caduti.Figure femminili. Vegetali.
notizie storico-criticheIl monumento ai caduti di Cuvio fu inaugurato il 19 settembre 1920 con l’intervento di Giovanni Peregrini, Consigliere Provinciale nonché personalità insigne del paese, il quale tenne orazioni anche a Duno e Caravate, pubblicate l’anno successivo in un opuscoletto edito dalla Sezione Valcuviana dell’Unione Combattenti e Smobilitati di Varese e Circondario. Consisteva in una lapide di granito chiaro sormontata da un bronzetto femminile raffigurante la “Vittoria” ornata da una corona di baionette. Ideatori e realizzatori furono G. Bertacchi e A. Dressler e nel marmo vennero scolpiti i nomi di 16 caduti fra cui i due fratelli Porrini. Questa lapide fu collocata sulla facciata della Pretura nella piazza principale del paese da allora dedicata al IV novembre, giorno della vittoria e per l’occasione venne stampata una cartolina commemorativa. Qualche anno dopo allorchè iniziarono i lavori di smantellamento del vecchio palazzo della Pretura, nel frattempo soppressa, si progettò l’erezione di un monumento in stile liberty da collocare nella piazza che ne sarebbe stata ricavata. Il monumento non venne realizzato e così la lapide fu spostata sulla facciata del palazzo della filanda di fronte alla chiesa. Nel 1945, a conclusione della seconda guerra mondiale, sulla vecchia lapide vennero incisi i nomi dei 7 caduti del paese, mentre un’altra venne apposta sul frontale della chiesa dei SS. Pietro e Paolo a memoria e monito delle due guerre mondiali. Si tratta di un altorilievo di bronzo opera dello scultore veronese Ruperto Banterle, raffigurante una figura femminile, la “Pace”, che tende la mano al sole nascente, simbolo di nuova vita. Nel 1974, per volontà dell’Associazione Combattenti e Reduci locale e del Municipio, fu eretto l’attuale monumento accomunante tutti i morti di Cuvio e Comacchio nei vari conflitti del XX secolo, opera che sostituì la vecchia lapide spostata all’ingresso del cimitero. Su progetto dell’Arch. Maggi, nella fontana in granito rosa davanti alla chiesa, contornata dai vecchi cippi commemorativi trasferiti dalle scuole elementari, fu innalzato un imponente blocco squadrato in marmo rosso a sostegno della statua di un fante che scruta l’orizzonte (dono di Gino Maggi), in un policromo insieme di materiali. Questo bronzo, battezzato la “Vedetta”, ha una storia particolare: fu infatti commissionato dal Comm. Camillo Maggi allorchè i suoi quattro figli (Giuseppe, Gino, Carlo Maria e Paolo) vennero chiamati al fronte durante la Grande Guerra e posto nel loro giardinetto esterno della loro casa di Piazza, a sentinella della strada nell’attesa del loro ritorno. La speranza fu premiata ed uno alla volta i quattro giovani, due dei quali feriti, tornarono a casa. L’inaugurazione del nuovo simulacro, costato otto milioni di Lire, avvenne la domenica 7 luglio alla presenza di autorità civili e militari, col dott. Moalli, presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci, che tenne il discorso ufficiale, e mons. Piogionatti, cappellano Militare, ad officiare la cerimonia religiosa. Nel marmo vennero incisi a carattere d’oro, tutti i caduti, anche quelli periti successivamente per cause belliche. La realizzazione del monumento avvenne grazie all’aiuto economico del Comune, di Enti e privati cittadini. (Cfr. “Domani l’inaugurazione del monumento ai caduti di Cuvio”, articolo tratto dal giornale “La Prealpina”, venerdì 5 luglio 1974). (Roncari Giorgio, Cuvio, la Valcuvia e i Valcuviani nella storia - Cuvio, a cura della Pro Loco di Cuvio 2003; Roncari Giorgio, Cuvio e la Valcuvia nella storia - Cuvio, Amministrazione Comunale 1986; Fiumi Lionello, Li ho veduti così: figure ed episodi nella Verona della mia adolescenza - Verona, Vita Veronese 1952).
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 8.7330004652; y: 45.896239749; metodo di georeferenziazione: punto esatto; tecnica di georeferenziazione: rilievo da foto aerea con sopralluogo; base di riferimento: ICCD1004366_OI.ORTOI; 10-10-2014; (2056885) -ORTOFOTO 2006- (ht
definizionemonumento ai caduti, a lapide
denominazioneLapide commemorativa ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
regioneLombardia
provinciaVarese
comuneCuvio
localitaCUVIO
indirizzoPiazza IV Novembre
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Basilico, Andrea; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Bentivoglio, RaffaellaBentivoglio, Raffaella
anno creazione2014
latitudine45.896240
longitudine8.733000

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