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Opera d'arte adorazione dei Re Magi di Anselmi Michelangelo detto Michelangelo da Lucca (1491/ 1556), Gatti Bernardino detto Soiaro (1495/ 1575), a Parma

L'opera d'arte adorazione dei Re Magi di Anselmi Michelangelo detto Michelangelo da Lucca (1491/ 1556), Gatti Bernardino detto Soiaro (1495/ 1575), - codice 08 00001875 di Anselmi Michelangelo detto Michelangelo da Lucca (1491/ 1556), Gatti Bernardino detto Soiaro (1495/ 1575), si trova nel comune di Parma, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoadorazione dei Re Magi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00001875
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PR, Parma
datazionesec. XVI ; 1548 - 1548 [documentazione]
autoreAnselmi Michelangelo detto Michelangelo da Lucca (1491/ 1556), Gatti Bernardino detto Soiaro (1495/ 1575),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiAdorazione dei Re Magi in un profondo paesaggio affollato di figure.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa commissione diretta all'Anselmi per la decorazione del catino verso la chiesa di S. Alessandro avvenne in data 4 ottobre 1548. Il lavoro si interruppe a causa della morte dell'artista, a cui subentrò Bernardino Gatti. Il Gatti lasciò inalterato lo schema dell'opera, come prova un disegno dell'Anselmi stesso, riferito a questo affresco e conservato al Louvre (n. 9282). Le aggiunte del Sojaro riguardano nel catino i gruppi laterali, con i personaggi dietro a S. Giuseppe a sinistra e sulla destra quelli dietro all'astante inginocchiato in primo piano. L'opera intavolata con ampio respiro, può essere considerata una tarda ma tipica composizione dell'Anselmi, dove il gusto suggestivo, quasi di "rovinismo" rispecchia la tradizione senese e si accompagna al ricordo dei grandi manieristi Toscani e agli elementi tipici della cultura romana, assimilati profondamente dall'Anselmi prima del suo arrivo a Parma, dove si arricchì delle suggestive influenze del Correggio e del Parmigianino. Pure nel giovane Bernardino Gatti si nota una palese vicinanza ai modi caratteristici della cultura romana, soprattutto attraverso la mediazione dei tipi raffaelleschi, visti tramite l'interpretazione di Giulio Romano. A Michelangelo Anselmi vanno ascritte anche le quattro bellissime figure a monocromo sugli archi.
bibliografiaVasari G.( 1991)pp. 794, 798; Ruta C.( 1757)p. 69; Donati P.( 1824)p. 167; Bertoluzzi G.( 1830)p. 175; Ronchini A.( 1863)p. 207; Pelicelli N.( 1913)p. 62; Testi L.( 1922)pp. 155-156, 210-211; Ghidiglia Quintavalle A.( 1960)p. 85; Ghidiglia Quintavalle A.(
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaParma
comuneParma
ente schedatoreS36
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Speculati F.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Nemi S. (2006); Aggiornamento-revisione: Casoli C. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Nemi S. (200
anno creazione2002
anno modifica2005; 2006

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