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Opera d'arte Adamo ed Eva di Zelotti Giovanni Battista (1526/ 1578), a Firenze

L'opera d'arte Adamo ed Eva di Zelotti Giovanni Battista (1526/ 1578), - codice 09 00022283 di Zelotti Giovanni Battista (1526/ 1578), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi, ex dormitorio
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoAdamo ed Eva
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00022283
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43
contenitoremonastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi, ex dormitorio
datazionesec. XVI ; 1500 - 1599 [analisi stilistica]
autoreZelotti Giovanni Battista (1526/ 1578),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 34, largh. 43,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Adamo; Eva. Paesaggi: Paradiso Terrestre. Frutti: pomo. Piante: albero.
notizie storico-criticheIl dipinto è riconoscibile in un inedito inventario dei quadri di palazzo Pitti redatto all'inizio del Settecento: "544 Un quadro del medesimo autore (Battista Zelotti) entrovi Admo, et Eva nel Paradiso terrestre nudi con una sola fasciatura di fronde alla cintura, che li copre le parti pundende, con un albero nel mezzo, e il primo sta volto in // schiena, appoggiato a sedere su un masso con un ginocchio piegato et una mano appoggiata in terra, e l'altra si attiene a un ramo d'albero in atto di guardare Eva, che volta in faccia a sedere, sta con una mano appoggiata in terra e con l'altra in atto di cogliere dall'albero suddetto il pomo vietato, figure intere piccole con paese, alto soldi undici, largo soldi quattordici un poco crescenti con suo adornamento dorato". Il documento pertanto ci [......] antica attribuzione a Gianbattista Zelotti, che è nota anche da un' annotazione sul verso (vedi Iscrizioni) ed è riportata nell'inventario delle Gallerie del 1890, quando il dipinto era già nei depositi. Attualmente si presenta sporco e con i colori offuscati ed è quindi mal giudicabile. Si può tuttavia mantenere il riferimento antico allo Zelotti, in attesa di un restauro che restituisca al dipinto una migliore leggibilità. Il dipinto presenta una vecchia rintelatura.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia di S. Salvi, 43
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Acanfora E.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Pacciani L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pacciani L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2006
latitudine43.803968
longitudine11.275909

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