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Opera d'arte a Matera

L'opera d'arte altare maggiore, insieme - codice 17 00133384 - 0 si trova nel comune di Matera, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalealtare maggiore, insieme
tipo schedaOA_3.00
codice univoco17 00133384 - 0
localizzazioneItalia, Basilicata, MT, Matera
datazionesec. XVIII ; 1740 (ca.) - 1747 (ante) [analisi storica]
ambito culturalebottega Italia meridionale(analisi stilistica)
materia tecnicapietra/ sculturaintonaco/ pittura/ marmorizzazione
misurelargh. 380, prof. 276,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiAltare a edicola, sopraelevato di tre gradini. Paliotto in pietra, dipinto a finto marmo, con in rilevo cornice rettangolare e al centro tondo recante croce raggiata. Mensa aggettante, retta da mensole a doppia voluta. Pilastri laterali dipinti a finto marmo e con decorazioni fitomorfe. Predella a tre gradini. Tabernacolo a tempietto. Pala inquadrata da coppie di colonne tortili, su basamenti scanalati, percorse da spirali floreali in stucco e sormontate da capitelli a riccioli e volute. Fregio con decorazioni vegetali. Timpano mistilineo, aggettante e con andamento convesso, spezzato al centro e circondato da decorazioni in rilievo con simboli sacri.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa chiesa dei Cappuccini fu fondata nel 1563 e dopo un primo restauro nel 1678, ad opera dell'arcivescovo Del Ryos, agli inizi del XVIII sec. risultava ancora cadente. I lavori di ricostruzione della chiesa iniziarono presumibilmente nel 1735 (data incisa sulla lapide accanto l'altare della famiglia Malvinni-Malvezzi), ma furono completati solo grazie ai finanziamenti dell'arciprete Leonardo La Greca che, a partire dal 1740 (Copeti A., 1982, p.276) fece realizzare anche "l'Altare maggiore di scultura in pietra con tutta l'Icona" (Ventura F., 1968-1969, p.294). I lavori dovevano già essere a buon punto nell'anno seguente (poichè nel 1741 i Frati Cappuccini fecero realizzare vicino l'altare maggiore un'opera commemorativa dell'arciprete) e sicuramente potevano dirsi conclusi entro il 1747 (quando il suddetto arciprete volle qui farsi seppellire). L'altare maggiore rappresenta un interessante esempio di produzione, molto probabilmente meridionale, che riprende e semplifica modelli tipicamente barocchi. Da notare il tentativo di impreziosire la pietra con decorazioni policrome (principalmente sul verde e sul rosso) che imitano le venature del marmo. Dopo la soppressione nella seconda metà dell'800, la chiesa ha subito nel '900 uno spoglio progressivo con l'affitto a privati come deposito di combustibili agricoli, con l'occupazione delle truppe polacche e con i vari cambi di destinazione d'uso nel dopoguerra. A causa del terremoto del 1980, la zona presbiteriale è stata dotata di una struttura provvisionale, ancora oggi esistente. In seguito la chiesa è stata abbandonata e chiusa al pubblico e versa nel più totale stato di abbandono, in attesa di restauri. Nell'inventario del 1862, art.2°, risultavano sull'altare maggiore, tra le varie cose, anche sei ostensorii in legno dorato e un crocefisso di ottone su croce di legno, oggi dispersi.
committenzaLa Greca Leonardo arciprete (sec. XVIII/ secondo quarto)
bibliografiaFesta F.( 1875)pp.116-117; p.139; Ventura F.( 1969)pp.293-301; Gattini G.( 1970)p.195; p.205; Contillo E.( 1975)pp.99-101; Volpe F.P.( 1978)pp.241-243; Morelli M.( 1980)p.123; p.146; pp.148-149; Copeti A.( 1982)p.259; p.276; Bernardi F.( 1985)pp.257-258;
definizionealtare maggiore
regioneBasilicata
provinciaMatera
comuneMatera
ente schedatoreS24
ente competenteS24
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Fragasso L.; Funzionario responsabile: De Leo M. G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/Vizziello C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2006

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