Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte a Castelli

L'opera d'arte piatto - codice 13 00183045 si trova nel comune di Castelli nella provincia di Teramo sita in palazzo, museo comunale, Convento dei Minori (ex), ex Convento dei Minori, via Convento, Museo delle Ceramiche, Collezione privata Fuschi Giovanni, museo
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalepiatto
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00183045
localizzazioneItalia, Abruzzo, TE, Castellivia Convento
contenitorepalazzo, museo comunale, Convento dei Minori (ex), ex Convento dei Minori, via Convento, Museo delle Ceramiche, Collezione privata Fuschi Giovanni, museo
datazionesec. XVII metà; 1640 - 1660 [analisi stilistica]
ambito culturalemanifattura di Castelli(analisi stilistica)
materia tecnicamaiolica
misurediam. 34,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Museo delle ceramiche
dati analiticiDecoro con figura allegorica e grottesca.Colori:azzurro,giallo,verde,bruno di manganese.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheL'ampia tesa contornata in azzurro sia sul limite esterno che sull'interno,è decorata con "grottesche" a girali vegetali stilizzati,tra i quali si trovano amorini,levrieri,conigli,serpenti,figure nude;è l'allegoria del Paradiso Terrestre.Infatti tra i girali vi sono anche le figure di Adamo e di Eva nudi.Al centro in alto il blasone della famiglia Quinzi (Rubini).La scena centrale,come asserisce Donatone,è tratta da una stampa spolverata dell'incisore "olandese" Crispin de Passe, e rappresenterebbe "Tersicone" o l'allegoria della Musica".La donna è seduta al centro con le gambe accavallate a ridosso di un tronco binato e fronzuto di quercia, e sta accordando un liuto;intorno altri strumenti musicali: una lira, una mandola, una tromba,un "chitarrone", una "stringa di Pan".A questo punto ci chiediamo non senza un certo disorientamento,cosa c'entra la musa Tersicone,se Tersicone è la Musa della Danza,L'attribuzione è sostenuta da Fittipaldi (Museo di S. Martino))Se di musa si parla,dovrebbe essere più esattamente Euterpe.Il riporto senza il necessario dubbio critico finisce per sortire errori che si iterano all'infinito.Fin qui allora: o Euterpe, o allegoria della Musica,ma non certamente Tersicone.Il quarto superiore di sinsitra del tondo è occupato dalle figure di Dio Padre,Adamo ed Eva, cacciati dal Paradiso,collegate al decoro della tesa.Con questa lettura tra tesa (Paradiso terrestre),figura allegorica (Musica) e la scena biblica (cacciata dal Paradiso) non esiste un collegamento,nè diretto,nè traslato,che occorre cercare altrove e non nella semplice iconografia.E il significato potrebbe essere questo:il Peccato originale ha generato una "stonatura" nell'economia del creato e Dio Padre ha ristabilito l'ordine turbato cacciando i peccatori,così come Euterpe,a seguito del cattivo uso che si fa degli strumenti da parte di incompetenti,ristabilisce l'ordine e l'armonia "accordando" il liuto stonato.E il significato si addice pienamente al caso presente.Se facciamo un altro passo avanti,allora,Euterpe non sarebbe iconologicamente presente per se stessa,ma per significare ciò che invece è il suo operato nel caso presente da ricollegare alla scena bibilica.Dio correggendo l'ordine turbato dal peccato originale,così come Euterpe,acccordando lo strumento stonato,ha ristabilito l'Armonia,ed è questo,a nostro parere,l'unico significato allegorico calzante per l'intera rappresentazione.Per quanto riguarda l'attribuzione del pezzo,essa è migrata da Antonio Lolli (Franceschilli) a Francesco Grue (Proterra) nel giro di quasi venti anni.Più cautamente riteniamo che nulla aggiunge alla qualità del pezzo presente l'essere o meno attribuito con certezza all'artista di turno,in qundo essendo,come ripetiamo,la storia delle arti,la storia dei dubbi e non delle certezze,occorre limitarsi a quanto è indiscutibilmente accertabile con documenti alla mano o con ipotesi purgate da discrepanze critiche.Se parliamo di "ambito" allora è un altro discorso:Francesco Grue potrebbe esserne l'autore o quanto meno l'ispiratore,solo che avremmo difficoltà ad assimilare la pala del 1647,così corriva e scorretta,se non ci aiutasse il fatto che nella scena principale del presente piatto ha potuto servirsi di una stampa che ha "spolverato" conservando la linea gradevole e le proporzioni,mentre ritorna corrivo nella scena di fondo.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Abruzzo, PE, Pescara
bibliografiaDonatone( 1981); Franceschilli( 1978); Cinque secoli( 1985); Proterra( 1996); Corrieri( 1998); Museo S. Martino( 1990)
definizionepiatto
regioneAbruzzo
provinciaTeramo
comuneCastelli
indirizzovia Convento
ente schedatoreS22
ente competenteS107
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Rubini R.; Funzionario responsabile: Tropea C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Iannella D. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1998
anno modifica2005
latitudine39.504761
longitudine16.147679

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Castelli
  • opere d'arte nella provincia di Teramo
  • opere d'arte nella regione Abruzzo