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Opera d'arte a Roma

L'opera d'arte decorazione plastico-pittorica - codice 12 00219266 - 0 si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Chiesa di S. Maria sopra Minerva, via Beato Angelico, 35, sagrestia, volta
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bene culturaledecorazione plastico-pittorica
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 00219266 - 0
localizzazioneItalia, Lazio, RM, Romavia Beato Angelico, 35
contenitorechiesa, basilica, Chiesa di S. Maria sopra Minerva, via Beato Angelico, 35, sagrestia, volta
datazionesec. XVII ; 1637 (ca.) - 1644 (ca.) [bibliografia]
ambito culturaleambito fiammingo(bibliografia)
materia tecnicaintonaco/ pittura a frescostucco/ doratura/ modellatura
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticidisposta su volta a schifo unghiata, con spartizioni di cornici dipinte a finto stucco, parti a monocromo a falso rilievo e cornici d'imposta in stucco; raffigurazioni in parte a monocromo sui peducci e nel riquadro centrale. Peducci: figure allegoriche e medaglioni. Vele nei lati brevi: candelabre con putti alati e stemmi. Agli angoli: putti alati, candelabre ed emblemi religiosi. Nel riquadro centrale: figurazione dipintaNR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: cardinalizio, Identificazione: Barberini, Quantità: 2, Posizione: al centro, verso l'altare e verso l'ingresso, Descrizione : tre api, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: emblema, Qualificazione: religioso, Identificazione: domenicano, Quantità: 2, Posizione: agli angoli, sulle candelabre, Descrizione : cane con torcia,
notizie storico-criticheLa decorazione della volta fu realizzata per iniziativa del cardinale Antonio Barberini, del quale compaiono gli stemmi, durante il pontificato di Urbano VIII; ad un artista fiammingo (attr. a Armanno Fiammingo), spettano le parti in monocromo e gli ornati, mentre l'affresco centrale era tradizionalmente attribuito a Giuseppe Puglia detto il Bastaro, attivo tra 1600 e 1636 ca. a Roma (v. anche Sutherland Harris, 1977). Secondo F. Titi si deve viceversa a un artista fiammingo (v. anche Gunter 1996); il Titi fa il nome di Puglia, con quelli di altri artisti (Valesio, Lelli, Nappi), ma a proposito della decorazione del chiostro (Presentazione al Tempio, Virtù). Anche nella biografia dedicata al Puglia nel Dictionary of art (1996) si ricorda la sua attività alla Minerva, insieme agli artisti sopra citati, ma non si fa cenno alla Gloria di San Domenico. La sua morte è inoltre leggermente precedente alla data (1637), ricordata da documenti e iscrizione, relativamente ai lavori promossi nella sacrestia da Antonio Barberini.
committenzaBarberini Antonio, cardinale (1637)
bibliografiaTiti F.( 1721)p.163; Berthier J.( 1910)p. 283; Sutherland Harris A.( 1977)pp.79-81; Marchionne Gunter A.( 1996)p.33
definizionedecorazione plastico-pittorica
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzovia Beato Angelico, 35
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Andreozzi E.; Funzionario responsabile: Fabjan B.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Tosti A. (2006); Aggiornamento-revisione: Fauro G. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Tosti A. (2006), Refere
anno creazione1987
anno modifica2005; 2006
latitudine41.898113
longitudine12.479388

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