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| bene culturale | stipo, serie |
| tipo scheda | OA_3.00 |
| codice univoco | 11 00205451 |
| localizzazione | Italia, Marche, PU, Pesarop.zza Toschi Mosca, 29 |
| contenitore | palazzo, Palazzo Toschi Mosca, p.zza Toschi Mosca, 29, Musei Civici, depositeria grande |
| datazione | sec. XVII metà; 1640 - 1660 [analisi stilistica] |
| ambito culturale | bottega fiorentina(analisi stilistica) |
| materia tecnica | legno/ impiallacciatura in ebano/ filettaturabronzo/ fusione/ cesellatura/ doraturaonicemadreperlacalcedoniomarmoavoriotartaruga |
| misure | alt. 28, largh. 32, prof. 27, |
| condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Pesaro |
| dati analitici | Stipo di forma parallelepipeda a sei cassetti, in legno integralmente impiallacciato in tartaruga rossa e marrone. Piedi anteriori foggiati a zampa di leone, realizzati in bronzo cesellato e dorato; sostegni posteriori moderni in legno; profili dello stipo e dei cassetti riquadrati con cornici modanate in ebano filettato in avorio; cassetti rivestiti con lastra di tartaruga rossa dipinta sul retro con coppie di cervi affrontati e visibili in trasparenza (i due cassetti centrali, rivestiti di tartaruga marrone, sono privi di decorazione pittorica); pomelli dei cassetti sferoidali, realizzati in pietre dure e applicati su di una mostra a forma di rosoncino in bronzo cesellato e dorato; due maniglie dal profilo sagomato in bronzo cesellato e dorato sono applicate al centro di ciascuna delle facce laterali; il piano superiore, ugualmente rivestito in tartaruga rossa, è arricchito con intarsi di madreperla (otto stelle a sei punte negli angoli e ai lati e un motivo geometrico al centro).NR (recupero pregresso) |
| notizie storico-critiche | La lavorazione della tartaruga e il particolare uso di rivestire scatole, stipi e oggetti destinati all'uso, benchè sempre di un certo pregio per il costo elevato del materiale utilizzato, erano sin dalla fine del '500 particolarmente diffuse in Europa settentrionale (Francia, Germania e Olanda). Anche l'accostamento dei rivestimenti in tartaruga con applicazioni metalliche in bronzo cesellato e dorato o in lamina d'argento sbalzata, la prima tecnica portata in auge dal noto ebanista francese André Charles Boulle, attivo a cavallo tra '600 e '700, sono riscontrabili in molta produzione di quelle aree geografiche. Altri elementi, relativi all'uso di specifici materiali e alla tecnica di lavorazione, fanno sicuramente propendere per una provenienza dall'Eropa del Nord. Si noti infatti l'uso delle riquadrature in ebano filettato in avorio, le applicazioni in bronzo cesellato e dorato (le zampe leonine di sostegno, particolarmente usate nella mobilia francese a partire dal '600, o le mostre dei pomelli e le maniglie), e le immagini dipinte sulla faccia posteriore delle lastre di tartaruga applicate sui cassetti, vagamente ispirate, nel soggetto e nella disposizione araldica degli animali, ad iconografie consuete nel repertorio del Gotico internazionale. |
| altra localizzazione | luogo di provenienza: Marche, PU, Pesaro |
| definizione | stipo |
| regione | Marche |
| provincia | Pesaro Urbino |
| comune | Pesaro |
| indirizzo | p.zza Toschi Mosca, 29 |
| ente schedatore | S70 |
| ente competente | S70 |
| autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bartolucci L.; Funzionario responsabile: Costanzi C.; Aggiornamento-revisione: Eusebi C. (2003), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Vitali R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
| anno creazione | 2003 |
| anno modifica | 2003; 2006 |
| latitudine | 43.911161 |
| longitudine | 12.913268 |