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Opera d'arte a Tolentino

L'opera d'arte campana - codice 11 00143311 si trova nel comune di Tolentino nella provincia di Macerata
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalecampana
tipo schedaOA_3.00
codice univoco11 00143311
localizzazioneItalia, Marche, MC, Tolentino
datazionesec. XIX ; 1800 (post) - 1899 (ante) [analisi stilistica]
ambito culturalemanifattura italiana(analisi stilistica)
materia tecnicavetro
misurealt. 56, diam. 27.5,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiSemplice campana in vetro con corpo allungato leggermente rientrante sul fondo.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa campana, che va collegata a quegli elementi d'arredo utilizzati per custodire soprammobili o altri oggetti delicati, sembra trovare riscontro nell' `Inventario de' Beni ereditarij della Bo[na] Me[moria] Nob[ile] Sig. Domenico Parisani defonto li 3 Decembre 1807` dove, relativamente ai beni presenti nell' `Anticamera parata di damasco giallo`, vengono elencate due campane di vetro. Tuttavia le dimensioni troppo grandi per quest'utilizzo hanno portato O. Mattioli (O. Mattioli 1999) ad ipotizzare che gli oggetti dovrebbero essere in realtà due grandi vetri da lampada a petrolio escludendo così la corrispondenza tra l'indicazione dell'Inventario e le due campane.Il bene proviene da Palazzo Parisani Bezzi, attualmente in restauro, in parte di proprietà del Comune di Tolentino che possiede il primo e secondo piano, ma originariamente della famiglia dei conti Parisani, una delle più antiche ed illustri di Tolentino della quale si hanno testimonianze fin dai primi anni del sec. XIV. Domenico Parisani, nato nel 1723 da Francesco Saverio (1689-1758) che era stato aggregato alla nobiltà cittadina nel 1718, ebbe quattro fratelli e si sposò nel 1758 con la contessa Anna Carandini di Modena. Alla sua morte, nel 1807, il palazzo fu acquistato da Giovanni Bezzi, notaio, deputato delle strade (1801), membro del Consiglio distrettuale di Tolentino (1808), appaltatore del dazio (1811), soprintendente dei generi di privativa (1815) e amico di Domenico e dei suoi figli. L'originaria residenza venne ampliata con l'acquisto di altri edifici adiacenti ma il piano nobile, dove Napoleone fu ospite nel 1797 per sottoscrivere l'accordo con lo Stato Pontificio e da cui proviene il bene catalogato, è rimasto invariato fino ad oggi, a differenza del piano terra che è stato adibito ad altri usi, e del secondo, abitato da privati fino al 1998. Quattro sono infatti le sale, oltre alla Sala detta degli Arazzi, alla Cappellina e al Gabinetto di Toletta, che costituiscono la parte di rappresentanza del Palazzo ubicata al primo piano e mantenuta quasi intatta negli arredi e nelle decorazioni in virtù degli eventi del 1797: la `Sala di ingresso`, la `Sala da ricevere`, la `Sala della Pace` (o Sala Gialla per via delle pareti rivestite in damasco giallo) dove fu sottoscritto il Trattato e la `Sala da letto di Napoleone` (C. Bianconi 1996). Subito dopo la morte del Parisani fu stilato un `Inventario de' Beni ereditarij della Bo[na] Me[moria] Nob[ile] Sig. Domenico Parisani defonto li 3 Decembre 1807`, un importante documento conservato nell'Archivio dell'Accademia Filelfica di Scienze Lettere ed Arti di Tolentino che permette di ricostruire l'immagine dell'edificio, anche se pochi arredi e opere d'arte corrispondono alla descrizione, spesso sommaria, a causa delle trasformazioni avvenute nel corso dei secoli. Molti dipinti, infatti, furono venduti o rubati e gran parte dei mobili originali è scomparsa, sostituiti da altri provenienti probabilmente da acquisizioni di varia natura della famiglia Bezzi, perciò solo alcune volte è stato possibile individuare con certezza le opere nell'Inventario pubblicato da Oriana Mattioli in `Quaderni del Bicentenario`, N. 4 1999 (pp. 149-184) costituito da un fascicolo di 53 carte le cui prime 35 forniscono l'elenco dei beni mobili presenti nel palazzo a quella data. Per quanto riguarda la campana di vetro in esame, ad esempio, pare plausibile l'ipotesi della Mattioli che esclude una rispondenza con l'indicazione dell'Inventario, anche se dubbi permangono. L'opera, che compare anche in fotografie di recenti allestimenti come parte integrante dell'arredo della cosiddeta Sala dei quadri (Tolentino Guida, 2000), unitamente alle altre depositate presso il Castello La Rancia, sarà a breve termine trasferita in altra sede perchè l'edificio è interessato da un restauro.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Marche, MC, Tolentino
bibliografiaMattioli O.( 1999)p. 165; Tolentino. Guida( 2000)p. 165
definizionecampana
regioneMarche
provinciaMacerata
comuneTolentino
ente schedatoreS70
ente competenteS70
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vanni L.; Funzionario responsabile: Costanzi C.; Aggiornamento-revisione: Eusebi C. (2003), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Vitali R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2003; 2006

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