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Opera d'arte a Firenze

L'opera d'arte altarolo - codice 09 00749937 - 0 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, Museo degli Argenti, sala delle ambre
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bene culturalealtarolo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00749937 - 0
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, Museo degli Argenti, sala delle ambre
datazionesec. XVII ; 1630 - 1650 [analisi stilistica; documentazione]
ambito culturalemanifattura Germania nord-orientale(analisi stilistica)
materia tecnicaambra gialla/ intaglioavoriobronzo/ doratura
misurecm, alt. 77,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiL'altare è composto da un grande crocifisso posato sopra un basamento architettonico a doppio ordine, a sua volta poggiante su di otto piccoli piedi bronzei realizzati a voluta e terminanti in un artiglio che stringe un globo. Sul primo ordine, anteriormente, vi è uno sportello con toppa e chiave in bronzo - dentro ci sono dei cassettini ornati d'avorio con maniglia anch'essa d'avorio - decorato con uno stemma papale in avorio bianco dipinto (raffigura la casa di Innocenzo XI), sul retro uno stemma vescovile tutto in avorio (con l'effige della casa di Andreas Trzebicki vescovo di Cracovia). Ai lati arretrati, sempre anteriormente, vi sono rappresentati in rilievo, due Santi - San Pietro e San Giovanni - e dietro due Vescovi sempre d'avorio; tutto il complesso è decorato da colonnine tortili in ambra gialla con base e capitello in ambra bianca. Nel piano superiore due pilastri in ambra gialla incorniciano la tomba del Cristo realizzato in avorio, sul davanti un cherubino in ambra rossa con il volto in ambra bianca; ai lati due elementi decorativi a traforo in ambra gialla. Sul retro si trova uno sportello a ghigliottina che lascia intravedere il simbolo di Cristo realizzato in oro. Al di sopra, ai piedi della croce, troviamo la Maddalena a sinistra e la Morte a destra.n.p.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: pontificio, Identificazione: papa Innocenzo XI, Posizione: sullo sportello al centro, Descrizione : n.p., ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: vescovile, Identificazione: vescovo Andrea Trzebicki, Posizione: sul retro del basamento, Descrizione : n.p.,
notizie storico-criticheL'altare compare nelle raccolte medicee nel 1704-14, durante il riordinamento delle collezioni voluto da Cosimo III. In uno dei cassettini fu trovato un documento di un pegno riavuto da uno dei firmatari con la data: Danzica, 1669 (pubblicato dalla Piacenti in "Bollettino d'Arte"). Durante la seconda metà del XVII sec. Konigsberg decadde e Danzica divenne il maggior centro di produzione di oggetti in ambra. Dagli stemmi si capisce che l'altare fu regalato dal vescovo di Cracovia al Papa. Trzebicki fu vescovo di Cracovia dal 1658 al 1680; Innocenzo fu Papa dal 1676 al 1689. Il regalo deve essere quindi stato fatto nel 1676, data dell'elezione di Innocenzo. Negli inventari medicei figura dal 1704, evidentemente a sua volta regalato dal Papa al Granduca Cosimo III. Pur accettando la tesi della Piacenti, dobbiamo sottolineare che alcuni elementi strutturali e decorativi dell'altarino non sembrano proprio di manifattura polacca; possiamo forse ipotizzare che le maestranze intervenute nella realizzazione dell'oggetto siano provenienti da qualche centro centro della Germania nord-orientale, magari in quella di Konigsberg che, sì, stava ormai raccogliendo solo gli ultimi bagliori di un luminoso successo, ma che rimaneva sempre un centro di grossa tradizione artistica. La potenza plastica, l'imponenza della croce - formata da tanti piccoli tasselli quadrati e dentellati, la Maddalena realizzata nel rispetto dei particolari - parliamo naturalmente dei capelli disposti a raggiera e delle minuziose pieghe del panneggio, così commossa nel suo atteggiamento di preghiera, e, ancora, la decorazione con colonnine tortili, nicchie, festoni d'ambra trasparente lavorati a traforo e, per ultimo, ma non meno importante, i sostegni in bronzo dorato, possono significare chee questo altare sia un'opera prodotta in Prussia, forse addirittura a Konigsberg. Potremmo altresì ipotizzare che l'altare in questione sia stato prodotto dalle botteghe della capitale prussiana intorno alla prima metà del '600 e che, una volta deciso di farne dono, il vescovo Trzebicki abbia deciso di far apporre gli stemmi, ovviamente in Danzica, dove vennero redatti i documenti del passaggio di proprietà.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Italia, Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Italia, Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Italia, Toscana, FI, Firenze
bibliografiaMuseo Argenti( 1968)p. 159, n. 540; Aschengreen Piacenti C.( 1966)pp. 165-166
definizionealtarolo
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Grassi D.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Querci R. (2014)
anno creazione2003
latitudine43.765656
longitudine11.249350

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