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Opera d'arte a Firenze

L'opera d'arte capitello - codice 09 00298414 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, sconsacrata, Chiesa di S. Pancrazio ora Museo Marino Marini, chiesa e convento di S. Pancrazio, piazza S. Pancrazio, Museo Marino Marini, navata centrale sul pilastro a sostegno della cupola a destra entrando
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bene culturalecapitello
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00298414
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazza S. Pancrazio
contenitorechiesa, sconsacrata, Chiesa di S. Pancrazio ora Museo Marino Marini, chiesa e convento di S. Pancrazio, piazza S. Pancrazio, Museo Marino Marini, navata centrale sul pilastro a sostegno della cupola a destra entrando
datazionesecc. XIV/ XV ; 1399 - 1447 [bibliografia]
ambito culturalebottega fiorentina(bibliografia)
materia tecnicapietra forte/ scultura
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiCorpo quadrangolare, abaco.Decorazioni: listelli; astragalo; foglie d'acanto.
notizie storico-criticheLa primitiva chiesa che, secondo una citazione del Villani, era gia` presente nell'805 tra le chiese extraurbane di Firenze, nel XII secolo passò dai frati regolari alle monache benedettine. Solo nel 1235 subentrarono i vallombrosani, sotto i quali dal 1369 presero avvio i lavori di ampliamento e trasformazione della chiesa. Le prime notizie che si trovano sui lavori risalgono agli ultimi anni del '300 (1376-1407), e riguardano il completamento del corpo della chiesa e la costruzione definitiva delle cappelle absidali. Successivamente nel 1417 furono compiute le sagrestie, la nuova copertura (1435-1444), infine il chiostro col dormitorio e il refettorio dei monaci (1447-1456). Tutti i lavori successivi a questi anni riguardano gli arredi della chiesa e dei sotterranei. Dai manoscritti del convento (ASF, conv. soppr. 88, ms. 62) dove sono registrati i lavori dal 1399 al 1407, si ricava che questi furono affidati per le cappelle absidali ai maestri Vanni di Filippo da Rovezzano e Bruno da Settignano e, per la cappella Maggiore, a Leonardo di Giovanni Landi, a Bartolommeo di Filippo Bernotti e a Gherardo di Salvatore che subentrò a Vanni di Filippo al momento della sua morte. Tutte le parti scultoree furono affidate agli scalpellini Checco di Mantuccio, Niccolò di Fecco, Checco di Lorenzo e altri aiuti che portarono a compimento i pilastri d'angolo della cappella Maggiore, le paraste, e si procurarono le pietre per i sovrastanti capitelli e per i peducci di ribattuta delle volte, abbinando la pietra serena e la pietra forte. La conduzione di questi lavori avvenne sotto la direzione dell'abate Lorenzo. Il completamento della struttura della chiesa e la costruzione del nuovo convento avvennero invece all'epoca dell'abate Lorenzo Toschi, che fu a capo del convento dal 1429 al 1460. L'aspetto attuale della chiesa è dovuto al rifacimento tra il 1752-1755 con la direzione dell'architetto Giuseppe Ruggieri e descritto dal Richa. A cinquant'anni di distanza dall'ultimo restauro nel 1808 la chiesa fu soppressa e privata delle sue opere per divenire sede della Regia lotteria. In seguito passò alla Manifattura dei tabacchi e infine divenne magazzino militare. Oggi a testimoniarne la sua esistenza, rimangono la facciata, e le due cappelle di patronato dei Rucellai.
definizionecapitello
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazza S. Pancrazio
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Triarico M.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Torricini L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1988
anno modifica2006
latitudine43.772030
longitudine11.249790

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