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Opera d'arte a Arezzo

L'opera d'arte pluteo - codice 09 00260707 si trova nel comune di Arezzo, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Palazzo Bruni-Ciocchi, Via S. Lorentino, 8, Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna, Pianterreno, prima sala.
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bene culturalepluteo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00260707
localizzazioneItalia, Toscana, AR, ArezzoVia S. Lorentino, 8
contenitorepalazzo, museo, Palazzo Bruni-Ciocchi, Via S. Lorentino, 8, Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna, Pianterreno, prima sala.
datazionesec. VIII ; 700 (ca.) - 799 (ca.) [analisi stilistica]
ambito culturalebottega aretina(analisi stilistica)
materia tecnicapietra arenaria
misurealt. 167, largh. 128, prof. 12.5,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Arezzo
dati analiticiMassiccia lastra in pietra caratterizzata da una decorazione a rilievo inciso, molto piatto e lineare. Il motivo della decorazione è l'intreccio di doppi cerchi che si distribuiscono lungo tre fasce orizzontali senza lasciare spazi vuoti in quanto nei vani tra le intersezioni sono inserite figure geometriche e animali stilizzati. Al centro dell'ultima fascia in basso in uno spazio maggiore è rappresentata una figura di leone che si lancia dall'alto con le fauci aperte verso un uomo di dimensioni molto ridotte. Sotto il suo ventre una specie di uccello discende nella stessa direzione.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheE' questa l'opera altomedievale più antica tra quelle esposte nel museo, nella quale un raffinato ed armonico ritmo decorativo la differenza dalle più comuni figurazioni altomedievali di tipo longobardigo dette barbariche. L'Orange vi riconosce alcuni rapporti con le incisioni in legno del mondo nordico e parla di un influsso disceso dal Nord al tempo delle migrazioni vichinghe. Il Fatucchi è propenso a riconoscervi un riflesso della tradizione scandinava in un ambiente più tenacemente longobardo e conservatore tra i monti della Terra Barbaritana. Il motivo della serie di cerchi esiste già in età romana. Secondo il Fatucchi il pluteo è databile nel secolo VIII. Anche se Salmi afferma che la Pieve della Chiassa Superiore risale al X secolo, questo pluteo appartiene ad una chiesa più antica, i cui resti sono stati trovati nel 1973 in occasione dei lavori del pavimento.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, AR, Arezzo, CHIASSA-TREGOZZANO
bibliografiaMaetzke A. M.( 1987)p. 17; Tafi A.( 1978)p. 269
definizionepluteo
regioneToscana
provinciaArezzo
comuneArezzo
indirizzoVia S. Lorentino, 8
ente schedatoreS04
ente competenteS04
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Fornasari L. E.; Funzionario responsabile: Casciu S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Fani M. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Fani M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1992
anno modifica2006
latitudine43.462177
longitudine11.877183

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