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Opera d'arte a Arezzo

L'opera d'arte vaso - codice 09 00224135 si trova nel comune di Arezzo, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Palazzo Bruni-Ciocchi, Via S. Lorentino, 8, Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna, Sala maioliche.
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bene culturalevaso
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00224135
localizzazioneItalia, Toscana, AR, ArezzoVia S. Lorentino, 8
contenitorepalazzo, museo, Palazzo Bruni-Ciocchi, Via S. Lorentino, 8, Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna, Sala maioliche.
datazionesec. XVII ; 1600 (ca.) - 1699 (ca.) [analisi stilistica]
ambito culturalebottega Italia centrale(analisi stilistica)
materia tecnicamaiolica/ smaltatura
misuremm., alt. 190, diam. 90,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Arezzo
dati analiticiVaso monopode con decorazione pineata plastica smaltata su corpo ovoidale in blu intenso. Motivo a onda plastico al nodo del gambo e piede tornito liscio. Interno con ingobbio biancastro. Rotto e ricomposto in corrispondenza della spalla e della bocca; varie sbeccature sul corpo, smalto colato e disomogeneo anche sul piede.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa tipologia dei vasi pineati rimanda alla produzione laziale ed è documentata pure in ambito romagnolo e marchigiano con ornato plastico a bozze schiacciate o squame, già dei vasai di età imperiale studiato da G. Ballardini. Il motivo della pigna, già presente nell'iconografia funeraria etrusca, si ritrova, per esempio, nella brocca ansata in ceramica invetriata di Officina laziale del secolo IX, oggia Faenza, M.I.C.F., inv. 1468 (donazione P. Mereghi) o attribuito a Orvieto nel boccale ansato con pigne a rilievo ai lati del corpo, pure al M.I.C.F., inv. n. 21269 (Donazione G. Cora) databile sec. XIV. Nel Cinquecento, la tradizione dei vasi monopodi pineati, col corpo a ornato plastico, troverà a Deruta, con manufatti a lustro un'espressione di grande successo come illustrato da numerosi esemplari in raccoolte pubbliche italiane o estere, per esempio al Bargello (G.n. 2602) o al Louvre (OA 1795-OA 1797-OA 1798-OA 9967) o al Musèe de Cluny (inv. n. 14271). Sempre al Louvre vi è un altro esemplare con coperchio dalla raccolta Campana (OA 1633). Ai due esempi aretini, Inv. 7.F. e Inv. 152.F., differente solamente nel formato e nell'intensità del colore, si aggiunge il vaso biansato, Inv. 155.F., di datazione un po' posteriore, che evoca bene la tipologia dei vasi con sola decorazione pittorica e anse a trociglione o plastiche che ebbero un particolare momento di perfezione già c. 1530-1560 a Castelli d'Abruzzo (vedere in particolare AA.VV., Le maioliche cinquecentesche di castelli, catalogo della mostra di Pescara e Castelli, Pescara, 1989, n. 317 e sgg.).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, AR, Arezzo
definizionevaso
regioneToscana
provinciaArezzo
comuneArezzo
indirizzoVia S. Lorentino, 8
ente schedatoreS04
ente competenteS04
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Fuchs D. C.; Funzionario responsabile: Maetzke A. M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Boschi M. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Boschi M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1990
anno modifica2006
latitudine43.462177
longitudine11.877183

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