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Opera d'arte a Massa

L'opera d'arte ciotola, frammento - codice 09 00147180 si trova nel comune di Massa nella provincia di Massa Carrara sita in castello, Castello Malaspina, NR (recupero pregresso), Deposito museale
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bene culturaleciotola, frammento
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00147180
localizzazioneItalia, Toscana, MS, MassaNR (recupero pregresso)
contenitorecastello, Castello Malaspina, NR (recupero pregresso), Deposito museale
datazionesecc. XIII/ XIV fine/inizio; 1290 - 1310 [NR (recupero pregresso)]
ambito culturalebottega italiana(analisi stilistica)
materia tecnicamaiolica/ smaltatura/ pittura
misurealt. 8.4, lungh. 11.5, sp. 0.8
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali SBAAAS PI
dati analiticiCiotola.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheProviene dal riempimento di una torretta del nucleo medioevale e appartiene al tipo di ceramica denominata maiolica arcaica di importazione spagnola, produzione di Malaga. Le prime maioliche in Italia sono state prodotte verso la meta' del sec. XIII nell'Italia centrale. Circa l'origine storica, sappiamo che la maiolica derivo' dal mondo mussulmano, specie ispano-moresco e medio-orientale, ma anche da quello bizantino e tardo-gotico (Francia e Nord). Le Repubbliche Marinare, per la nostra zona soprattutto Pisa, favorirono i rapporti commerciali con tutto il Mediterraneo (cfr. Cora G., Storia della Maiolica a Firenze e nel Contado, Firenze, 1973). Influenze notevoli sulla maiolica italiana l'hanno avuta, sulla costa spagnola di Levante, la produzione di Paterna e di Teruel, col tipico binomio del verde (ramina) e del bruno (manganese); inoltre un gran numero di ceramisti arabi portati da Federico II a Lucera, in Sicilia, insegnarono direttamente la loro arte ai vasai locali dell'Italia Meridionale. Il termine stesso di "maiolica" indicava il nome di Maiorca, l'isola che costitui' un importante centro di smistamento dei commerci fra le nostre coste e quelle spagnole (cfr. Tongiorgi L., Pisa nella storia della ceramica, Faenza, L, 1964; Francovich R., La ceramica medioevale a Siena e nella Toscana Meridionale, Firenze, 1982; v. anche Francovich R./ Gelichi S., La ceramica nella Fortezza medicea di Grosseto, Roma, 1980). La maiolica arcaica ha la decorazione costituita dal binomio coloristico verde-ramino e bruno-manganese con repertorio di tipo geometrico, astratto, talora con motivi araldici o vegetali. La sua diffusione nell'Italia Centrale si concentro' nella regione faetino-romagnola, umbro-laziale, a Firenze e suo contado, Pisa e la sua zona, Siena con Montalcino, Arezzo e la sua zona (Cora G., 1973). Ad imitazione della maiolica arcaica dell'Italia Centrale sorsero delle fabbriche liguri savonesi, dopo il sec. XIII, che crearono le tipiche ingubbiate dipinte in verde e bruno a strisce ortogonali, rettilinee e ondulate. Per la produzione di Firenze, prevalse l'influsso ispano-moresco, specie verso la meta' del sec. XV: un commercio, quindi, verso la costa del Levante spagnolo, nella regione di Valenza, attraverso Pisa. Questo tipo di ceramica, dunque, per la sua diffusione, puo' essere definita anche "pisano-ligure" (v. anche Ballardini G., La Maiolica Italiana (dalle origini alla fine del '500), Firenze, 1938; Liverani G. La Maiolica Italiana, Milano, 1958; Conti G., Maioliche italiane del Rinascimento, Milano, 1964; Berti F./ Pasquinelli G., Antiche Maioliche di Montelupo, secoli XIV-XVIII, Pontedera, 1984).
bibliografiaArmanini M. G.( 1982-1983)p. 156, n. 17
definizioneciotola
regioneToscana
provinciaMassa Carrara
comuneMassa
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS39
ente competenteS39
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Armanini M. G.; Funzionario responsabile: Russo S.; Trascrizione per informatizzazione: Isoppi P. (1997); Aggiornamento-revisione: Russo S. (1999), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Bombardi P. (2006), Referente
anno creazione1985
anno modifica1999; 2006
latitudine44.054908
longitudine10.161497

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