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Opera d'arte a Firenze

L'opera d'arte reliquiario, a ostensorio - codice 09 00130502 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, P.zza Pitti, 1, Museo degli Argenti
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bene culturalereliquiario, a ostensorio
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00130502
localizzazioneITALIA, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, P.zza Pitti, 1, Museo degli Argenti
datazionesec. XV ; 1400 - 1499 [bibliografia]
ambito culturalebottega fiorentina(analisi stilistica)
materia tecnicaargento/ fusione/ incisione/ cesellatura/ doraturasmalto traslucido
misurecm, alt. 55, largh. 20.5, prof. 18,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiIl reliquiario ha la forma di un ostensorio e poggia su un’ampia base mistilinea ornata da un motivo a fogliami e nastri cesellati; questi ultimi incorniciano quattro placche smaltate rappresentanti altrettanti santi seduti, e cioè san Luca, san Lorenzo, san Tommaso d’Aquino e un santo vescovo, probabilmente identificabile con sant’Agostino. Il fusto ha sezione rettangolare e presenta, a metà della sua altezza, un nodo architettonico articolato con piccole guglie agli angoli, quattro bifore sulle facce e quattro archi rampanti sormontati da draghi agli angoli. La teca, a base rettangolare, è contraddistinta da monofore sui lati minori e su quelli maggiori da finestrelle bifore ad archi pensili; attraverso queste aperture sono visibili le reliquie, mentre gli angoli sono ornati da archi rampanti sormontati da draghi. La copertura, dal profilo curvilineo, è ornata da smalti, dallo stemma mediceo ducale e da quattro piccole guglie agli angoli. Su tutto poggia una lanterna sormontata da una figurina a tutto tondo di san Luca.n.p.
notizie storico-criticheIl Morassi, basandosi su una comunicazione orale di Middeldorf, riconduce il lavoro ad ambiente fiorentino e ritiene che si tratti dell'opera di un orafo di alta levatura, forse Antonio di Salvi. La Aschengreen-Piacenti (1967) riporta invece l’opinione di Steingräber, che considera il reliquiario creazione di un artefice di Saragozza, attivo verso la fine del secolo XV.
bibliografiaMorassi A.( 1963); Museo Argenti( 1968)p. 145, n. 321
definizionereliquiario, a ostensorio
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Collaut M.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Morena F. (2006), Referente scientifico: De Luca F.;
anno creazione1977
anno modifica2006

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