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Opera d'arte a Parma

L'opera d'arte paramento liturgico, insieme - codice 08 00405797 si trova nel comune di Parma, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturaleparamento liturgico, insieme
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00405797
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PR, Parma
datazionesec. XVII ultimo quarto; 1675 - 1699 [analisi stilistica]
ambito culturalemanifattura italiana(analisi stilistica)
materia tecnicaseta/ damasco gros de Tours/ liseré/ broccaturafilo d'oro/ trama broccatafilo d'argento/ trama broccataseta/ taffetasfilo dorato/ lavorazione a telaio/ lavorazione a fuselli
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiParato, composto da pianeta, stola, manipolo, borsa del corporale, in damasco gros de Tours liseré broccato. Un ordito e una trama di fondo si seta rossa e una trama liserée eseguono il fondo in raso da 8 e motivi del disegno in gros de Tours di 2 fili (natté). Il disegno è descritto da due trame broccate in oro filato a fili doppi (anima di seta avorio) e in oro riccio (anima di seta ondata avorio). Di queste trame solo l'oro filato è legato in diagonale 3 lega 1 dei fili d'ordito. La trama liserée beige funge da trama di accompagnamento dell'oro filato ed è legata in diagonale dai fili d'ordito. Disegno a spartiture verticali di bande rosse alternate a distanza irregolare a due motivi vegetali descritti in oro: una candelabra composta da cornucopie speculari che sorreggono una mensola fiorita e un motivo architettonico che si alterna in verticale a tralci fioriti sinuosi. Fondo rosso. Gallone a telaio in oro filato e seta gialla profilato da una finitura in pizzo d'oro filato e decorato da corolle stilizzate e rombi. Il velo del calice è profilato da un gallone a fuselli in oro filato, con motivi a croce e rombi. Fodera in taffetas ondato verde.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl silenzio delle fonti documentarie su questo parato - fatta eccezione per alcune indicazioni sommarie e imprecise riportate dagli inventari sette ottocenteschi della Steccata in elenco ai paramenti rossi (Inventario 1725, 1765, 1780)- non rende certamente giustizia del prestigioso tessuto che lo compone e che ben esemplifica il gusto e l'alto livello raggiunto dalla produzione serica italiana dell'ultimo quarto del XVIII secolo. Il tessuto, un damasco operato, attesta l'evoluzione tecnico-stilistica avuta da questo genere tessile durante il Seicento. Il damasco usato per rappresentare il naturalismo tessile del periodo nella duplice versione a piccoli motivi floreli per le stoffe d'abbigliamento e a grandi trionfi vegetali per i tessuti d'arredamento, a partire dalla metà fino alla fine del secolo si arricchisce di effetti supplementari di decoro a trame liserèes, lanciate e broccate che mettono in primo piano il tema vegetale principale descritto con filati d'oro e d'argento e relegano sul fondo una decorazione vegetale divenuta secondaria descritta in damasco, creando un gioco prospettico di piani con ricerca di effetti chiaroscurali e di movimenti tipici dell'estetica barocca (Thornton 1965, pp. 90-93). Peculiare di questo gusto nella fase tarda della sua evoluzione è la compresenza di temi tradizionali (cornucopie e composizioni floreali a mazzo), con motivi inediti desunti da un repertorio architettonico inconsueto e sofisticato come la tenda da giardino. L'introduzione di elementi nuovi e curiosi, ma soprattutto la loro combinazione con soggetti tradizionali e la loro descrizione con filati prezioso, connotano l'avvio di una produzione tessile nuova denominata "bizarre (Thornton 1965, p. 100; Markowsky 1976, nn. 420, 422, 424). Questa produzione, profondamente legata al gusto dell'esotico e della "chinoiserie" di fine secolo, maturerà la sua espressione artistica più ardita e compiuta solo nei primi decenni del Settecento. Il damasco parmense trova riscontri stilistici convincenti in alcuni esemplari conservati nella Chiesa di S. Giacomo Apostolo di Soragna in provincia di Parma (Santangelo 1934, pp. 290-291) nel Museo Corre di Venezia (Cuoghi Costantini 1988, p. 241) e nel Museo di Colonia (Markowsky 1976, n. 427).
bibliografiaSilvestri I.( 1991)pp. 128-129; Santangelo A.( 1934)pp.290, 291; Thornton P.( 1965)pp. 90-93, 100; Markowsky B.( 1976)nn. 420, 422, 424, 427; Cuoghi Costantini M./ Silvestri I.( 1988)p. 241
definizioneparamento liturgico
regioneEmilia Romagna
provinciaParma
comuneParma
ente schedatoreS36
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Silvestri I.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Colla S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Colla S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1991
anno modifica2006

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