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Opera d'arte a Bologna

L'opera d'arte ancona, sull'altare - codice 08 00047166 - 9 si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, Chiesa di S. Giacomo Maggiore, piazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO), peribolo, quinta cappella (cappella Bentivoglio)
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bene culturaleancona, sull'altare
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00047166 - 9
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognapiazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO)
contenitorechiesa, Chiesa di S. Giacomo Maggiore, piazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO), peribolo, quinta cappella (cappella Bentivoglio)
datazionesec. XV ; 1494 - 1494 [bibliografia]
ambito culturaleambito bolognese(bibliografia; analisi stilistica)
materia tecnicalegno/ intaglio/ pittura/ scultura
misurealt. 280, largh. 280,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiSemplice cornice intagliata con motivi a girali vegetali e a candelabra.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheL'ancona non si presenta secondo i modelli correnti che vedevano il repertorio architettonico dispiegato al massimo per ottenere effetti di monumentalità e magnificenza, ma al contrario è assai sobria e confina gli unici tratti di originalità nella decorazione che occupa tutti e quattro i lati. Nello zoccolo e nell'architrave i girali vegtali sono caratterizzati da una forte simmetria mentre le paraste ospitano due fregi a candelabra nelle cui volute trovano spazio animali, panoplie e strumenti musicali. Quest'aspetto della "voluta abitata" che sarà caro alla maniera, è lontano da declinazioni esoteriche o da citazioni dell'antichità pagana, privilegiando unicamente l'aspetto ornamentale e lasciando gli accenti inquietanti ad altri artisti coevi (cfr.Amico Aspertini). Il modello di partenza è certo toscano, studiato sull'antico e importato a Bologna in quegli anni : basti pensare al monumento Tartagni in San Domenico (1477) opera di Francesco di Simone Ferruzzi, per avvalorare un'ipotesi di contaminazione. La traduzione del repertorio decorativo toscano avviene secondo una "parlata padana", prediligendo la saldezza dell'intaglio al calligrafismo decorativo. La consueta attribuzione al Formigine proposta da Astengo (1923), da Ricci-Zucchini(1930) e da Raule (1955), viene a cadere se si prendono in esame i dati cronologici che vedono il Formigine attivo a Bologna solo a partire dal 1513 mentre l'ancona è sicuramente coeva al dipinto.Il dato ci appare ancora più interessante poichè rende testimonianza di una temperie culturale più vasta e aggiunge un prezioso tassello al mosaico della cultura bolognese di fine '400, luogo di mediazione e confronto tra esperienza rinascimentale centro-italiana e pratica artigianale emiliana.
bibliografiaRoversi G.( 1967)pp. 188-189
definizioneancona
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzopiazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO)
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Orsi O.; Funzionario responsabile: Stanzani A.; Trascrizione per informatizzazione: Orsi O./ Majoli L. (1997); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1996
anno modifica2006
latitudine44.495215
longitudine11.348833

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