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Opera d'arte a Bologna

L'opera d'arte paliotto - codice 08 00028114 si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, prima cappella a sinistra, altare (cappella del B. Ceslao, già cappella Ghisilardi, cappella Musotti, cappella Tortorelli)
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bene culturalepaliotto
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00028114
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Domenico, 13
contenitorechiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, prima cappella a sinistra, altare (cappella del B. Ceslao, già cappella Ghisilardi, cappella Musotti, cappella Tortorelli)
datazionesec. XVIII ; 1732 - 1735 (ca.) [analisi stilistica; contesto]
ambito culturaleambito emiliano(analisi stilistica)
materia tecnicalegno/ pittura
misurealt. 90, largh. 222,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiPaliotto in legno dipinto.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheGli altari delle cappelle laterali della chiesa di S. Domenico presentano una serie di paliotti affini sia per quanto riguarda la tecnica sia per quanto riguarda il decoro. I paliotti furono verosimilmente prodotti dalla stessa bottega contemporaneamente e negli anni immediatamente successivi alla ristrutturazione condotta dal Dotti (1728-1732) che comportò l'unificazione stilistica dell'interno e delle cappelle della chiesa. Il riferimento cronologico più tardo appare sul paliotto dell'ottava cappella a destra già Turrini che reca, all'interno dello scudetto centrale, la data 1750 (che, comunque, può essere stata apposta successivamente). Diversamente dagli altri paliotti, quello della cappella Tortorelli è in legno dipinto. Il disegno è esemplato sui modelli decorativi dei tessuti: la composizione e la sovrabbondanza degli elementi vegetali risente ancora dei modelli decorativi dei tessuti "bizarre" che erano caratterizzati da ripartizioni geometrizzanti delineate da festoni di foglie e fiori semi-naturalistici con motivi ornamentali stilizzati. Rispetto alla più fantastica astrazione del disegno "bizarre" dell'ultimo quarto del Seicento, nei primi decenni del Settecento si afferma una progressiva semplificazione compositiva ed una progressiva accentuazione degli aspetti naturalistici. Un riferimento ai paliotti di tessuto è dato anche dal finto gallone. Il 28 settembre 1731 il consiglio conventuale con il consenso degli eredi dei Ghisilardi decise di prrocedere alla risistemazione della prima cappella a sinistra: è presumibile che siano stati gli stessi patroni a provvedere al paliotto come è documentato nel caso del paliotto della seconda cappella a destra.
bibliografiaD'Amato A.( 1988)v. II p. 763
definizionepaliotto
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzop.zza S. Domenico, 13
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Sabbatini S.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (1998); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1998
anno modifica2006
latitudine44.489800
longitudine11.343435

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