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Opera d'arte a Venezia

L'opera d'arte vaso, opera isolata - codice 05 00029080 si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Ca' d'Oro, Cannaregio, 3932, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro
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bene culturalevaso, opera isolata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00029080
localizzazioneItalia, Veneto, VE, VeneziaCannaregio, 3932
contenitorepalazzo, museo, Ca' d'Oro, Cannaregio, 3932, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro
datazionesecc. XVI/ XVII ; 1500 (post) - 1699 (ante) [analisi stilistica]
ambito culturalebottega veneziana(NR (recupero pregresso))
materia tecnicaceramica/ invetriatura
misurecm, diam. 21,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiVaso dal ventre gonfio, con una strozzatura sul collo e l'orlo estroflesso con bordo arrotondato. Due incisioni parallele segnano il punto di attacco fra il corpo e il collo. Il piede piatto. L'interno è ricoperto da vetrina gialla, con funzioni impermeabilizzante.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl cantarello è un recipiente che veniva impiegato nella lavorazione dello zucchero (produzione e raffinazione), che Venezia intraprese a partire dalla fine nel XV secolo, sfidando il monopolio dell'Oriente, del quale era stata fino a un momento mediatrice nei traffici di questo prezioso prodotto. A Venezia nel 500 i " raffinatori da zucharo" erano così numerosi da costituirsi in Arte. Col sorgere dell'industria locale zucchero cessò di essere sostanza ad esclusivo scopo terapeutico e fu scoperto dai più ricchi come leccornia da offrire nei banchetti più raffinati. Numerose sono le testimonianze storiche toponomastiche ed archeologiche della lavorazione dello zucchero a Venezia, che fu fiorente fino a XVII secolo, decadendo poi per la concorrenza delle nuove raffinerie inglesi spagnole. I processi di produzione e lavorazione dello zucchero sono minuziosamente descritti nella " Enciclopedie " del Diderot e del D'Alembert: il primo prodotto della spremitura della canna veniva "defecato " con l' aggiunta di liscivia o acqua di calce durante la bollitura; poi ripetutamente cotto e depurato finchè si trasformava in un liquido sciropposo, che veniva introdotto nelle forme e queste sopra i cantarelli, dove si raccoglieva via via la parte più fluida dello sciroppo, da riciclare. Lo zucchero così raffinato veniva poi completamente purificato ponendo sopra la forma dell'argilla bianca bagnata, che filtrava lentamente trasferendo i pigmenti scuri dello zucchero nel cantarello. Con l'ultima fase dell'essicazione si otteneva infine, dopo un mese e più di lavorazione, il " pan di zucchero ", pronto per la vendita . I Veneziani però escogitarono una tecnica che permetteva un notevole risparmio di tempo nei processi di lavorazione: la prima scolatura nei cantarelli veniva sostituita da un più rapido sistema di filtraggio attraverso sacchi di tessuto e grosso diagramma. Il prodotto veneziano poteva dunque essere venduto ad un prezzo concorrenziale. Proviene da Fusina ( località Moranzani).
bibliografiaLavorazione zucchero( 1976)pp. 125-139
definizionevaso
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
indirizzoCannaregio, 3932
ente schedatoreS162
ente competenteS162
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Saccardo F.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pertosa E. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1985
anno modifica2006
latitudine45.465156
longitudine12.344262

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