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Opera d'arte a Venezia

L'opera d'arte piattino scodellato, opera isolata - codice 05 00029076 si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Ca' d'Oro, Cannaregio, 3932, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro
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bene culturalepiattino scodellato, opera isolata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00029076
localizzazioneItalia, Veneto, VE, VeneziaCannaregio, 3932
contenitorepalazzo, museo, Ca' d'Oro, Cannaregio, 3932, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro
datazionesec. XVI seconda metà; 1550 - 1599 [analisi stilistica]
ambito culturalebottega veneziana(NR (recupero pregresso))
materia tecnicaceramica/ graffito/ ingobbio
misurecm, alt. 7.8, diam. 24,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiPiatto scodellato graffito a punta e a stecca integro; sul fondo, scritta SALATA, fra doppi ramoscelli fogliati, su disco bianco con orlo polilobato ad ovoli. Sulle pareti, fasce a fondo ribassato liscio, a meandro e a baccellature sul fondo ribassato. Colori: azzurro cobalto, verde ramina e giallo ferraccia. Ingobbio e vetrina anche sul retro, fino a pochi centimetri dal piede, che ha cercine a sezione trapezoidale.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheQuesta ceramiche (soprattutto piatti e scodelle), che portano graffito sul fondo un nome di pietanza, vennero prodotte in gran quantità a Venezia (e anche a Treviso) lungo la seconda metà del XVI secolo e ha gli inizi di quello successivo, sia per uso di cucina che a scopo reclamistico (spesso infatti al nome della pietanza segue l'attributo "bon " o "bona "), per le vetrine delle osterie. Alcuni sono vere e proprie insegne (" Ali doi pomi ", " Ala Madona ", " Tre citroni", e altri). Il Conton (op.. cit. pag. 101-109), che vide sulle spiagge lagunari un'infinità di questi cocci, dice di poter dedurre che i piatti preferiti dei veneziani e l'anno ROSTO (arrosto), SOPE (zuppa), SALATA (insalata) e RISI (riso). Piatti dunque molto sobrio, che tuttavia dovevano essere diffusi non solo appresso il popolo, ma anche fra i ceti patrizi si distingue infatti una produzione più rozza (sia nelle caratteristiche tecniche che nella decorazione) da una più fine nella forma e nella quantità artistica. In entrambi i casi si nota per una costante decorativa: il disco bianco con orlo a dentelli e ad ovoli che sempre fa da sfondo al nome della pietanza, che vi è graffito nel mezzo, circondato da coppie di ramoscelli stilizzati, con lunghi peduncoli, e spesso con viticci filiformi e delicate inflorescenze a grappolo. Più raramente si trova la losanga in croce o dei mezzi circoletti (ferri di cavallo?), forse a scopo propiziatorio. La decorazione della tesa e varia, basata per lo più su un motivi geometrico-vegetali eseguiti con tecnica a fondo ribassato.
bibliografiaConton L.( 1940)p. 218; Alverà Bortolotto A.( 1981)pp. 42-43; Morazzoni G.( 1955)pp. 50-51
definizionepiattino scodellato
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
indirizzoCannaregio, 3932
ente schedatoreS162
ente competenteS162
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Saccardo F.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pertosa E. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Destà, Maria (2014), Funzionario responsabile: Granzotto, Anna, Referente scie
anno creazione1985
anno modifica2006; 2014
latitudine45.465156
longitudine12.344262

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