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Opera d'arte a Milano

L'opera d'arte cassone - codice 03 01976439 si trova nel comune di Milano, capoluogo dell'omonima provincia sita in deposito, comunale, Deposito di Via Rubattino, Via Rubattino, 37, Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
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bene culturalecassone
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 01976439
localizzazioneItalia, Lombardia, MI, MilanoVia Rubattino, 37
contenitoredeposito, comunale, Deposito di Via Rubattino, Via Rubattino, 37, Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
datazionesec. XVII prima metà; 1600 ((?)) - 1649 ((?)) [analisi stilistica]; sec. XIX fine; 1890 (ca) - 1899 (ca) [analisi stilistica]
ambito culturalebottega lombarda(analisi stilistica)
materia tecnicalegno di noce/ doratura/ intaglio
misurecm, alt. 65, largh. 177, prof. 59,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Milano
dati analiticiCassone sorretto da piedi a forma di zampa di leone terminanti in una voluta di foglia d'acanto. Fascia inferiore a baccellature. Il fronte è decorato con girali di foglie d'acanto e putti. Due putti affrontati sorreggono lo stemma centrale.Figure: putti; cherubini. Piante: acanto.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Identificazione: non identificato, Posizione: frontale, al centro, Descrizione : nessuna connotazione,
notizie storico-criticheCome riporta Gilda Rosa, il cassone pervenne alle Civiche Raccolte ricoperto da una patina scura che, una volta rimossa, fece ritornare alla luce l'originaria lumeggiatura d'oro degli intagli del pannello centrale. La particolare forma del cassone, che è sorretto da due piedi a forma di zampa di leone terminanti in una slanciata voluta di foglia d'acanto che copre ciascuno dei due angoli del fronte (motivo quest'ultimo ripreso dal sarcofago del monumento funerario di Piero e Giovanni de' Medici del Verrocchio) si riscontra in un disegno, attualmente in una collezione privata americana, datato da Ellen Callmann al XVI secolo e nel cassone dipinto del Museo Poldi Pezzoli, oltre che negli invv. 226 e 239, dove le decorazioni ad intaglio sono sostituite da quelle ad intarsio. Al nostro cassone, la cui fascia inferiore a baccellature fu con tutta probabilità aggiunta nell'Ottocento, possono essere avvicinati quello con al centro lo stemma della famiglia bolognese dei Malvezzi segnalato dalla Rosa nelle collezioni del Musée des Arts Decoratila di Parigi e quello dell'Accademia Carrara di Bergamo pubblicato da Clelia Alberici. Il motivo ornamentale dei due putti affrontati nascenti da girali di foglie d'acanto e posti a sorreggere lo stemma centrale, originale interpretazione dei fregi incisi da Odoardo Fialetti su disegni di Politilo Giancarli durante il primo quarto del XVII secolo, si ritrova anche intarsiato sulla parte frontale di un cassone, attribuito all'area lombarda, ora conservato tra gli arredi del Narodnimuzej di Lubiana.
altre attribuzionibottega emiliana
bibliografiaColle E.( 1996)pp. 138-139 n. 172; Rosa G.( 1963)n. 62; Callmann E.( 1980)p. 34 n. 28; Zanni A.( 1983)p. 313 n. 8; Alberici C.( 1969)p. 43; Berliner R.( 1926)pp. 67-68; Bucic V.( 1984)n. 12
definizionecassone
regioneLombardia
provinciaMilano
comuneMilano
indirizzoVia Rubattino, 37
ente schedatoreR03
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Colle, Enrico; Funzionario responsabile: Tasso, Francesca; Trascrizione per informatizzazione: De Palma, Ilaria (2009)
anno creazione1996
latitudine45.477420
longitudine9.252168

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