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Opera d'arte a Torino

L'opera d'arte sedia, serie - codice 01 00204457 - 0 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, servita, Convento dei Servi di Maria, Reale Basilica di Superga, Strada Basilica di Superga, 73, piano terreno, manica sud, stanza n. 39, Anticamera
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bene culturalesedia, serie
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00204457 - 0
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoStrada Basilica di Superga, 73
contenitoreconvento, servita, Convento dei Servi di Maria, Reale Basilica di Superga, Strada Basilica di Superga, 73, piano terreno, manica sud, stanza n. 39, Anticamera
datazionesec. XIX prima metà; 1800 (post) - 1849 (ante) [analisi stilistica; documentazione]
ambito culturaleproduzione emiliana(analisi stilistica; documentazione)
materia tecnicalegno/ intaglio/ laccatura/ doraturaseta/ damasco
misurealt. 93.5, largh. 46, lungh. 50,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiSpalliera e sedile imbottiti, rivestiti di seta verde oliva operata con motivo decorativo con grosso modulo costituito da un trionfo vegetale con al centro un fiordaliso alternato ad un garofano dal cui stelo si dipartono due tulipani. Schienale di forma rettangolare laccato verde con profili dorati; fascia liscia in verde. Quattro gambe cilindriche scanellate nella parte superiore, interrotte a circa metà dell'altezza da un anello dorato con motivi di foglie intagliate; piede dorato con motivo decorativo a foglie allungate intagliate e dorate.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLe dodici sedie, unitamente al divano, come attestano le etichette conservatesi nel telaio, provengono dal Palazzo Ducale di Modena, e, secondo la tesitmonianza dell'inventario Generale del 1842, sei di esse risultano collocate nell'Anticamera nobile n. 6 dell'Appartamento già abitato dai Reali Principi al primo piano, mentre per le altre sei non è più possibile individuare la posizione in quanto il fascicolo che conteneva i loro numeri d'inventario è andato perduto. Benchè non sia possibile un riscontro con l'inventario compilato dal Farini nel 1859, dal momento che le serie numeriche risultano cambiate, le sedie vennero probabilmente trasferite a Torino dopo tale data. Essa segna l'anno di acquisizione della residenza da parte dei Savoia che, secondo una tipica prassi attuata nei confronti di molti degli edifici di rappresentanza acquisiti durante l'unificazione della penisola italiana, venne spogliata di buona parte degli arredi più significativi e destinata, almeno per parte dei suoi ambienti, ad ospitare la famosa Accademia Militare. Dall'inventario dei mobili conservati in Palazzo Reale nel 1880 risulta che otto pezzi della serie fossero collocati nella Sala del Bagetti al primo piano, e gli altri quattro esemplari nella Sala delle Fame, parimenti al piano nobile ed in un ambiente aulico con un rivestimento ed una laccatura diversa da quella attuale anche se sempre di colore verde. Dalle bollette di scarico, infine, risulta che il salotto venne trasferito a Superga nel 1898, come conferma il successivo inventario del 1910, in occasione del riallestimento dell'Appartamento Reale al piano terreno, tra l'ultimo decennio dell'Ottocento ed il primo del secolo successivo. In quella occasione si provvide a rivestire i mobili con il tessuto attuale che rivela nella scelta del motivo seicentesco con trionfo vegetale e nel colore acceso proprio quel gusto per il revival neobarocco e per la mescolanza degli stili caratteristico dell'età umbertina (Corrado F. - San Martino P. Ottocento barocco. Mobili in "stile" negli arredi umbertini del Palazzo Reale di Torino, 1880-1908, in Studi Piemontesi, vol. XXII, fasc. 2, Torino, 1993, pp. 393-397). Nell'inventario del 1965, infatti, risultano collocate nella Seconda Sala di Ricevimento dell'Appartamento Reale al piano terreno. Da un punto di vista stilistico, le sedie potrebbero datarsi intorno agli anni 20 del XIX secolo, quando Francesco V d'Austria-Este, duca di Modena, commissionò molti arredi, specialmente a mobilieri lombardi, per riarredare la residenza dopo gli spogli subiti durante il periodo napoleonico, come testimoniano anche alcune foto degli anni trenta del Novecento in cui si intravedono mobili simili a quelli in esame (Baccheschi E. Il mobile Neoclassico in Italia, Milano, 1962, pp. 22, 133; Curti P. Note sull'arredo del Palazzo Ducale dal XVII al XIX secolo, in Biondi A. (a cura di), Il Palazzo Ducale di Modena sette secoli di uno spazio cittadino, Modena, 1987, pp. 257-267; Colle E. Il mobile impero in Italia, Milano, 1998, pp. 319-323).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Modena; luogo di collocazione successiva: Piemonte, TO, Torino
altre attribuzioniproduzione lombarda
bibliografiaCorrado F./ San Martino P.( 1993)pp. 393-397; Baccheschi E.( 1962)pp. 22, 133; Biondi A.( 1987)pp. 257-267; Colle E.( 1998)pp. 319-323
definizionesedia
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
toponimoSuperga (frazione)
indirizzoStrada Basilica di Superga, 73
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Facchin L.; Funzionario responsabile: Ciliento B.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pivotto P. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2002
anno modifica2007
latitudine45.078413
longitudine7.771648

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