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Opera d'arte di Thebaldi Lorenzo (notizie 1140-1210), Jacopino di Lorenzo (notizie 1165-1234), a Roma

L'opera d'arte di Thebaldi Lorenzo (notizie 1140-1210), Jacopino di Lorenzo (notizie 1165-1234), - codice 12 00760939 di Thebaldi Lorenzo (notizie 1140-1210), Jacopino di Lorenzo (notizie 1165-1234), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, Chiesa di S. Maria in Ara Coeli, Piazza del Campidoglio 4, altare maggiore
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bene culturalepluteo, serie
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 00760939
localizzazioneItalia, Lazio, RM, RomaPiazza del Campidoglio 4
contenitorechiesa, Chiesa di S. Maria in Ara Coeli, Piazza del Campidoglio 4, altare maggiore
datazionesec. XII ultimo quarto; 1175 (post) - 1199 (ante) [bibliografia]
autoreThebaldi Lorenzo (notizie 1140-1210), Jacopino di Lorenzo (notizie 1165-1234),
materia tecnicamarmo biancomarmo serpentinoporfidomarmo/ mosaico
misurelargh. 217,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiPlutei in marmo bianco decorati da due ranghi di quattro specchi rettangolari di porfido e serpentino, bordati di mosaico e di modanature ed inseriti in un reticolo di fasce mosaicate policrome e dorate. Ogni pluteo è inquadrato da modanature, da una fascia a mosaico e da un listello, tagliato sui lati lunghi. La lastra superiore è resecata in alto per alloggiare la cornice della pala e un cherubino; quella inferiore poggia su una cimasa marmorea capovolta, scolpita a kymation, ed è tagliata al centro in basso da una finestra dalla quale si accede all'interno della struttura dell'altare. Il retro delle lastre è scalpellato, eccetto in quella superiore la porzione al di sotto della frattura mediana, che risulta liscia.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa provenienza dei plutei è discussa. La proposta più accreditata è che provengano dalla schola cantorum che esisteva nella chiesa benedettina, allora chiamata S. Maria in Capitolio, come prova la bolla di cessione del complesso ai francescani, emanata da Innocenzo IV nel 1250 (Brancia di Apricena, 2000, con documenti). L'arredo, che sarebbe stato smantellato definitivamente da Pio IV nel 1561 (Casimiro da Roma, 1736), andrebbe ricondotto all'intervento cosmatesco dell'ultima fase costruttiva benedettina, collocabile tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo (Malmstrom, 1973). Secondo studi più recenti i plutei sarebbero piuttosto i resti di una recinzione presbiteriale databili al 1160-1180, coevi quindi al pulpito e opera della stessa bottega di Lorenzo e Jacopo (Claussen, 1987, con bibliografia precedente). Benchè nella descrizione dell'altare maggiore redatta da padre Casimiro non si accenni a questi pezzi, è opinione diffusa che vi siano stati inseriti fin dal primo impianto cinquecentesco (Carta/ Russo, 1988).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Lazio, RM, Roma
altre attribuzioniscuola romana
bibliografiaCarta M./ Russo L.( 1988)p. 159; Brancia di Apricena M.( 2000)p. 50; Claussen P. C.( 1987)p. 62
definizionepluteo
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoPiazza del Campidoglio 4
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Sprega S.; Funzionario responsabile: Tempesta C.; Trascrizione per informatizzazione: Sprega S. (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ LUGLI A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1995
anno modifica2006
latitudine41.893447
longitudine12.482627

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