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Opera d'arte di Spani Bartolomeo detto Clemente (1468/ 1538), a Parma

L'opera d'arte di Spani Bartolomeo detto Clemente (1468/ 1538), - codice 08 00001891 di Spani Bartolomeo detto Clemente (1468/ 1538), si trova nel comune di Parma, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalemonumento funebre, Bertrando Rossi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00001891
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PR, Parma
datazionesec. XVI ; 1531 - 1536 [documentazione]
autoreSpani Bartolomeo detto Clemente (1468/ 1538),
materia tecnicamarmobreccia
misurealt. 600, largh. 235,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiIl monumento è sorretto da un alto basamento all'interno del quale è inserita la lapide dedicatoria e su cui sono collocati cinquerilievi raffiguranti le virtù. Si dipartono dal basamento due coppie di sottili colonne, sostenenti l'arco scolpito che delimita la nicchia all'interno della quale è sistemata l'urna poggiante sul basamento, su cui giace la statua del guerriero, armato, sollevato sul braccio destro con il capo rivolto verso il Redentore che appare al centro della nicchia.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheBertrando Rossi figlio di Troilo morì in battaglia a soli 19 anni mentre entrava nel castello di Valmontone, dopo averlo bravamente espugnato, colpito da un colpo di archibugio. Sepolto dapprima in Paliano, il fratello Gian Girolamo vescovo di Pavia, non volle che riposasse lontano da Parma, perciò nel 1531 si attivò per commissionare in città un monumento funebre che potesse accoglierlo. Fu scelta la chiesa della Steccata e per un compendo di 100 ducatoni lo scultore Bartolomeo Spani, che con i suoi monumenti aveva introdotto e diffuso in Emilia le novità rinascimentali d'ispirazione antiquaria, apprese direttamente a Roma. Nel monumento convivono sfingi, colonne di marmo colorato, figure di virtù a rilievo, fregi all'antica non troppo diversi da quelli scolpiti, con un virtuosismo più sensibile, oltre vent'anni primanei monumenti reggiani. La figura giacente, adagiata sul gomito, è ripresa dal repertorio di Andrea Sansovino, a sua volta recuperata dalla scultura funeraria etrusca. Il lavoro durò 6 anni e solamente il 23 ottobre 1536 giunse a Parma il corpo di Bertrando che fu ufficialmente tumulato in Steccata.
committenza(1531)
bibliografiaBaistrocchi R.( 1780); Affò I.( 1788)p. 54; Bertoluzzi G.( 1830)p. 179; Ronchini A.( 1863)pp. 20-21; Malaspina C.( 1869)p. 49; Pelicelli N.( 1913)p. 68; Quintavalle A. C.( 1967)p. 20; Adorni B.( 1982)pp. 225-226; Lasagni R.( 1999)pp. 166-167; Bacchi A.( 2
definizionemonumento funebre
denominazioneBertrando Rossi
regioneEmilia Romagna
provinciaParma
comuneParma
ente schedatoreS36
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Speculati F.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Nemi S. (2006); Aggiornamento-revisione: Casoli C. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Nemi S. (200
anno creazione2002
anno modifica2005; 2006

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