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Opera d'arte di Simone del Pollaiuolo detto Cronaca (1457/ 1508), a Firenze

L'opera d'arte di Simone del Pollaiuolo detto Cronaca (1457/ 1508), - codice 09 00281817 - 0 di Simone del Pollaiuolo detto Cronaca (1457/ 1508), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, conventuale francescana osservante, Chiesa di S. Salvatore al Monte o S. Francesco al Monte alle Croci, Chiesa e Convento di S. Salvatore al Monte, NR (recupero pregresso), interno
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bene culturaledecorazione plastico-architettonica
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00281817 - 0
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenze, Monte alle CrociNR (recupero pregresso)
contenitorechiesa, conventuale francescana osservante, Chiesa di S. Salvatore al Monte o S. Francesco al Monte alle Croci, Chiesa e Convento di S. Salvatore al Monte, NR (recupero pregresso), interno
datazionesecc. XV/ XVI ; 1499 - 1504 [bibliografia]
ambito culturalebottega fiorentina, esecutore(analisi stilistica)
autoreSimone del Pollaiuolo detto Cronaca (1457/ 1508),
materia tecnicapietra/ scultura
condizione giuridicaproprietà Stato, possesso perpetuo Comune di Firenze
dati analiticiParato architettonico.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa chiesa di San Salvatore sorge sul luogo di un piccolo oratorio trecentesco dedicato ai Santi Cosma e Damiano, che fu donato da Luca di Jacopo della Tosa ai francescani di Fiesole nel 1417: donatario ne fu Fra' Niccolò Antonio da Uzzano, vicario e commissario della provincia toscana. Questi fece erigere un convento (già abitato nel 1419) e una piccola chiesa rettangolare, che tuttavia si dimostrarono ben presto insufficienti per le esigenze di un ordine religioso in progressiva espansione. Così nel 1449, circa trent'anni dopo la primitiva costruzione, grazie al lascito testamentario del ricchissimo mercante fiorentino Castello Quaratesi, cominciò a concretizzarsi il progetto di edificare un più ampio ambiente conventuale. In collaborazione con frate Leone di Lorenzo, il Quaratesi ideò un grandioso progetto che, essendo in contrasto con le rigide regole di semplicità dell'ordine francescano, causò il mancato inizio dei lavori. Con testamento del 25 aprile 1465, Castello Quaratesi lasciò la sua eredità all'Arte di Calimala, ingiungendole "di procurare la continuazione e compimento della fabbrica di questa Chiesa, e di inalzare il Dormentorio, il Refettorio, la Infermeria, la Libreria, la Cucina, ed il Chiostro condecenti" (Berti). Nel 1474 frate Leone presentò alla congregazione dell'ordine francescano degli Osservanti un nuovo progetto, rispondente alle esigenze di semplicità dell'ordine stesso. Tuttavia i lavori rimasero ancora fermi: la chiesa fu iniziata soltanto intorno al 1490 e compiuta nel 1498. Doveva trattarsi di una semplice chiesa ad aula, con altari addossati alle pareti, coro davanti all'altar maggiore e tetto a capanna. Terminati i lavori, questo secondo edificio minacciò ben presto di crollare, a causa delle continue infiltrazioni d'acqua nelle fondamenta: nel 1499 fu così convocata una commissione di periti edili, fra i quali Giuliano da Sangallo, Leonardo da Vinci e Simone del Pollaiolo. E' in questa fase che il Cronaca intervenne nella costruzione, edificando la terza e definitiva chiesa di San Salvatore fra la fine del Quattrocento e il 1504, anno in cui, in data 21 aprile, venne consacrata. Con tutta probabilità il Cronaca non costruì ex-novo l'edificio, bensì operò su quello precedente ristrutturandolo, ampliandolo ed inserendolo nelle nuove strutture. Rispettando complessivamente il parallelepipedo spaziale della chiesa esistente, egli aggiunse i due corpi laterali spioventi, ricavandovi all'interno lo spazio per le cappelle aperte verso la navata; creò inoltre le due ultime cappelle su ogni lato e l'ampio spazio presbiteriale; infine collegò il tutto con le altre costruzioni preesistenti, cioè il Cappellone (corrispondente alla primitiva piccola chiesa, edificata nel 1419), la cappella Nerli (che era stata terminata già nel 1496) e gli spazi conventuali. Il vasto interno, semplice e austero, e' a una navata, con i lati spartiti da una cornice marcapiano in due ordini architettonici di pietra forte sovrapposti, adottati qui per la prima volta, a differenza degli schemi brunelleschiani a un ordine solo: in basso, pilastri, con addossate lesene di ordine dorico, includono otto arcate per lato, di cui sei corrispondono alle cappelle; l'ordine superiore è invece a alte lesene, fra le quali si aprono le finestre con timpani alternati triangolari e centinati. Un poderoso arco trionfale dà accesso all'abside rettangolare ed è ripetuto nella controfacciata.
committenzaQuaratesi Castello (1465)
bibliografiaVasari G.( 1878-1885)v. IV, p. 448; Moreni D. M.( 1791-1795)v. V, pp. 5-19; Berti G. F.( 1850)pp. 12-13, 122-137, note 5-7; Venturi A.( 1901-1940)v. VIII, parte I, pp. 423-426; Carocci G.( 1906-1907)v. II, pp. 201-203; Kirchen Florenz( 1940-1954)v. V, pp.
definizionedecorazione plastico-architettonica
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
localitaMonte alle Croci
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Testaferrata E.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Orfanello T. (2000), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Torricini L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2000; 2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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