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Opera d'arte di Romagnosi Ottorino (1881/ 1940), Ditta Apolloni (notizie 1921), a Carpaneto Piacentino

L'opera d'arte di Romagnosi Ottorino (1881/ 1940), Ditta Apolloni (notizie 1921), - codice 08 00577657 di Romagnosi Ottorino (1881/ 1940), Ditta Apolloni (notizie 1921), si trova nel comune di Carpaneto Piacentino nella provincia di Piacenza sita in giardino, comunale, Viale Vittoria, ingresso
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bene culturalemonumento ai caduti, ad obelisco, Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00577657
localizzazioneITALIA, Emilia-Romagna, PC, Carpaneto Piacentino, CARPANETO PIACENTINOViale Vittoria
contenitoregiardino, comunale, Viale Vittoria, ingresso
datazionesec. XX ; 1920/06/05 - 1921/01/18 [bibliografia]
autoreRomagnosi Ottorino (1881/ 1940), Ditta Apolloni (notizie 1921),
materia tecnicapietra di Vigolenomarmobronzo/ fusione
misurecm, alt. 600, largh. 400,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Carpaneto Piacentino
dati analiticiIl monumento ha forma di piramide digradante. E' costituito da un obelisco su cui sono inserite diverse lapidi commemorative ed è completato da una lampada votiva alla sommità.SIMBOLI: stella a cinque punte; corona di foglie di alloro e quercia.; FIGURE: due donne con braciere. SIMBOLI: corona di spine.; PERSONIFICAZIONI: Vittoria alata. FIGURE: soldato morto; sposa; due figli; due uomini.
notizie storico-criticheIl monumento ai caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale di Carpaneto piacentino, voluto nel 1919 dal consiglio comunale guidato dal sindaco Giovanni Speroni – e dietro il contributo del re Vittorio Emanuele III - venne realizzato tra 5 giugno 1920 e 18 gennaio 1921, in seguito ad una serie di dispute incorse tra il comitato di propaganda e quello degli ex combattenti, legate alla tipologia del progetto da approvare. Deus ex machina fu la proposta del signor Emiliani di formare un unico comitato per la creazione di un grande e imponente monumento. Per la realizzazione del progetto vennero chiamati l’artista Annibale Monti e l’architetto Ottorino Romagnosi, ma fu quest’ultimo ad aggiudicarsi l’incarico, con la proposta di realizzare un obelisco completato di lapidi commemorative; l’esecuzione venne quindi affidata alla ditta piacentina Appolloni. Anche l’ubicazione dell’opera fu oggetto di accese discussioni, ma alla fine fu deciso di collocarla nel giardinetto a sud del Municipio, dove si trova attualmente. Nel marzo del 1921, pochi mesi dopo la conclusione dei lavori, il comitato di propaganda, sotto la guida del parroco, don Burgazzi, decise di apporre una croce al centro del basamento; mentre i reduci avviarono nel giugno del 1921 una nuova raccolta di fondi per collocare una corona d’alloro in bronzo. L’opera venne quindi inaugurata il 17 e il 18 settembre 1921. Nel 1922 iniziarono le prime aggiunte con l’inaugurazione una targa in ricordo alle madri dei caduti, nel 1923 venne aggiunta una cancellata e nel 1937 una lapide con il nome del concittadino caduto in Etiopia. Ai lati vennero pure collocati un cannone inglese e uno austriaco. Nel 1950, in seguito ad una consultazione popolare, venne apposta la lapide commemorativa ai caduti della Seconda Guerra Mondiale ed una per i civili morti in tutte le guerre. La lapide ai caduti della Prima Guerra Mondiale venne quindi spostata sul lato sud, per poter lasciare lo spazio per la dedica commemorativa, arricchita da una stella, simbolo repubblicano. Altre aggiunte recenti hanno trovato posto grazie a finanziamenti esterni, come la targa del 1977 dedicata ai cavalieri di Vittorio Veneto e quella per la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, posta nel 2011. Nell'area di rispetto attorno al monumento sono presenti due cannoni. Bibliografia: La Grande Guerra. Monumenti e testimonianze nelle province di Parma e Piacenza, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Parma e Piacenza, grafiche STEP editrice, 2013, pp. 164-165, scheda di Ilaria Negretti. L. Montanari, Carpaneto memore? Storia di un monumento controverso, in "L'urtiga: quaderni di cultura piacentina", 2013, II, pp. 95 – 106; “Libertà”, 15 giugno 1919; “Libertà”, 15 luglio 1919; http://www.monumentigrandeguerra.it/dett.aspx?id=1217&cp=4&reporturl=http%3a%2f%2fwww.monumentigrandeguerra.it%2fricerca.aspx%3ftxtlibera%3dpiacenza http://turismo.provincia.piacenza.it/it/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/monumenti-alla-memoria/item/monumento-ai-caduti.html http://www.valnure.info/it/edifici_e_monumenti_civili/monumento_ai_caduti_-_carpaneto_piacentino_sc_803.htm
committenzaComitato pro monumento
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 9.7883204148; y: 44.914613512; metodo di georeferenziazione: punto esatto; tecnica di georeferenziazione: rilievo da cartografia con sopralluogo; base di riferimento: ICCD1004366_OI.ORTOI; 16-7-2014; (2108560) -ORTOFOTO 2006- (ht
definizionemonumento ai caduti, ad obelisco
denominazioneMonumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
regioneEmilia Romagna
provinciaPiacenza
comuneCarpaneto Piacentino
localitaCARPANETO PIACENTINO
indirizzoViale Vittoria
ente schedatoreS36
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Biondi, Marianna; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Quagliotti, Maria CristinaReferente scientifico: Catalucci, ValentinaCatalucci, ValentinaQuagliotti, Maria Cristina
anno creazione2014
latitudine44.914614
longitudine9.788320

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