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Opera d'arte di Rainaldi Carlo (1611/ 1691), Specchi Michelangelo (1684 ca./ 1750), De Rossi Giovanni Antonio (1616/ 1695), Ferrata Ercole (1610/ 1686), Caffà Melchiorre (1635-1638/ 1667), Schor Giovan Paolo (ante 1615/ post 1674), a Roma

L'opera d'arte di Rainaldi Carlo (1611/ 1691), Specchi Michelangelo (1684 ca./ 1750), De Rossi Giovanni Antonio (1616/ 1695), Ferrata Ercole (1610/ 1686), Caffà Melchiorre (1635-1638/ 1667), Schor Giovan Paolo (ante 1615/ post 1674), - codice 12 00232054 - 0 di Rainaldi Carlo (1611/ 1691), Specchi Michelangelo (1684 ca./ 1750), De Rossi Giovanni Antonio (1616/ 1695), Ferrata Ercole (1610/ 1686), Caffà Melchiorre (1635-1638/ 1667), Schor Giovan Paolo (ante 1615/ post 1674), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, parrocchiale, Chiesa di S. Maria in Portico in Campitelli, piazza di Campitelli, 9, interno, presbiterio
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalealtare maggiore
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 00232054 - 0
localizzazioneItalia, Lazio, RM, Romapiazza di Campitelli, 9
contenitorechiesa, parrocchiale, Chiesa di S. Maria in Portico in Campitelli, piazza di Campitelli, 9, interno, presbiterio
datazionesec. XVII ; 1667 (ca.) - 1667 (ca.) [bibliografia]; sec. XVIII ; 1737 - 1737 [iscrizione]
autoreRainaldi Carlo (1611/ 1691), Specchi Michelangelo (1684 ca./ 1750), De Rossi Giovanni Antonio (1616/ 1695), Ferrata Ercole (1610/ 1686), Caffà Melchiorre (1635-1638/ 1667), Schor Giovan Paolo (ante 1615/ post 1674),
materia tecnicalegno/ doratura/ sculturastucco/ modellatura/ pittura/ doraturamaltamarmo pavonazzettoalabastrobronzo/ doraturamarmo bianco
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiSu tre gradini poggia la mensa parallelepipeda con la fronte decorata a intarsio geometrico di marmi policromi. Sulla mensa è collocato il tabernacolo. Dietro l'altare vi è l'edicola, sorretta da angeli che sembrano spingerla verso l'alto, costituita da due colonne tortili con capitelli compositi sorreggenti un coronamento mistilineo a volute e poggianti su un parapetto emiciclico. Al centro tra nubi in stucco vi è la sacra immagine. Dal fondo fuoriescono angeli in volo confusi tra le nubi bianche. Dietro la cattedra vi è una fitta corona di raggi dorati che fa da cornice all'intera parete d'altare.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa grandiosa e scenografica struttura custodisce l'immagine antica di S. Maria in Portico. Come già l'altare nella cappella di S. Anna, anche questo sembra essere stato progettato da Rainaldi. Secondo Minozzi M., "proprio il toponimo legato all'antica collocazione dell'icona, suggerì probabilmente l'idea di incorniciarla all'interno di un baldacchino su colonne tortili direttamente ispirato a quello innalzato a S. Pietro da Gian Lorenzo Bernini; il piccolo elemento architettonico, alla base del quale compare il titolo Romanae Portus Securitas conferito nel 1667 alla sacra immagine, si sovrappone ad una struttura circondata da raggi dorati, sospesa tra nubi e sorretta da angeli, strettamente derivata da un'altra celebre creazione berniniana, la "Cattedra", eseguita proprio in quegli anni (1656-1667) per la basilica vaticana. Le fonti più antiche attribuiscono il disegno dell'opera a Melchiorre Caffà, collaboratore di Bernini; tale attribuzione appare sostenuta dallo stile fluido ed elegante e dall'originale elaborazione del linguaggio berniniano. Tuttavia, in base ai documenti rinvenuti, nei quali l'artista risulta aver percepito un pagamento estremamente esiguo, il progetto è stato attribuito all'architetto Giovanni Antonio De Rossi, firmatario dei disegni. E' comunque verosimile che De Rossi si sia limitato a tradurre graficamente il progetto della struttura, la cui invenzione spetta a Carlo Rinaldi, e che la realizzazione dell'opera, eseguita dallo scultore Ercole Ferrata e dal pittore Giovanni Paolo Schor, abbia fedelmente tradotto il modello scultoreo del Caffà, eseguito in cera nel 1667". L'altare marmoreo reca l'iscrizione riferita all'edificazione dell'altare maggiore, che fu possibile grazie all'aiuto dei cardinali Ruspoli e Almeyda.
committenzaOspedale della SS. Consolazione (1667)
bibliografiaAngeli D.( 1912)283-285; Riccoboni A.( 1942)225; Pietrangeli C.( 1984)80-84; Parsi P.( 1970)265; Nava Cellini A.( 1982)97-98, 245-247
definizionealtare maggiore
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzopiazza di Campitelli, 9
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Matteucci D.; Funzionario responsabile: Pedrocchi A. M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Colella E. (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Colella E. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1990
anno modifica2005
latitudine41.893292
longitudine12.479412

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